Mons. Petrocchi, le prime parole aquilane: "ll tempo vissuto e misurato hanno dimensioni diverse"

Se non saranno dati segnali chiari, grave emorragia demografica

09 Luglio 2013   11:55  

"Il tempo vissuto e il tempo misurato hanno dimensioni diverse, il tempo dell'Aquila non può essere misurato solo numericamente, ma attraverso il vissuto dei suoi abitanti, nei prossimi cinque anni, se non saranno dati segnali chiari, l'aquila rischierà una grave emorragia demografica, e tutto questo significherà una fuga di risorse da quella città che ne ha bisogno.

Bisogna dare segnali nitidi, decisivi, soprattutto ai giovani.

Cinque anni in un'altra area possono avere una valenza diversa da quella che rivestono qui, cinque anni qui sono decisivi, determinanti, perchè il tempo a l'Aquila non si è fermato ma accelerato".

Queste le parole del nuovo arcivescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi, appena insediato in città come successore del vescovo Molinari, nella sua prima apparizione pubblica per l'inaugurazione dell'oratorio di San Giuseppe dei Minimi.

"Dopo il lungo inverno dell'Aquila, momenti come questi della riappropiazione della città a piccoli passi, appaiono come germogli che annunciano una rinascita"

 

immagini e montaggio Marialaura Carducci


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