Montesilvano diventa Comune derarazzistizzato

23 Gennaio 2014   16:39  

Riceviamo e publichiamo.

''C’è anche il riconoscimento del Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge per l’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale di Montesilvano con a capo il sindaco Attilio Di Mattia, relativa alla caratterizzazione del territorio di Montesilvano, primo caso in Italia, come COMUNE DERAZZISTIZZATO.

Il membro del governo ha espresso soddisfazione sull’iniziativa attraverso la Responsabile Provinciale del Forum sull’Immigrazione, Claudia Tatone, presente questa mattina alla cerimonia svoltasi all’entrata della città (lato mare) con l’inaugurazione del cartello identificativo COMUNE DERAZZISTIZZATO, opera ideata e creata dall’artista contemporaneo di Pop Art Pep Marchegiani, che verrà apposta in quattro esemplari alle porte della città.

Evento che ha visto una massiccia presenza di cittadini, associazioni (Donne Immigrate, Associazione Italo Magrebina Mediterranea, Il Salvagente, Associazione Solidarietà Immigrati Montesilvano), e i ragazzi della classe 5^D della scuola primaria “Troiano Delfico” di Montesilvano.

“Una città multirazziale – ha commentato il sindaco Attilio Di Mattia - deve saper cogliere questa grande opportunità: perché la diversità culturale è una grande risorsa, un vantaggio per lo sviluppo intellettuale e economico.

Il nostro impegno come amministratori deve essere volto a costruire ponti che ci uniscano, e non rafforzare sbarramenti identitari che ci separano. Questo simbolo che oggi abbiamo installato alle porte della città è il nostro punto di vista, il punto di vista di Montesilvano”.

Il sindaco ha ringraziato l’artista Pep Marchegiani, “eccellenza di fama internazionale del nostro territorio nell’ambito della pop art”, giunta e consiglio comunale per l’apporto dato all’iniziativa, rappresentati dall’assessore Rosa Pagliuca e dal consigliere Stefania Di Nicola.

“L'Italia è sempre stata una terra multietnica – ha sottolineato Pep Marchegiani - ed è triste pensare che nel terzo millennio si debba sottolineare con un'opera quanto sia orribile classificare l'uomo in razze.

Il razzismo è figlio dell'ignoranza e nipote della paura del diverso. Montesilvano è una città multietnica e di questo non dobbiamo avere paura".

 


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