Montesilvano, processo "Ciclone": per l'ex sindaco Cantagallo condanna a cinque anni di reclusione

28 Dicembre 2012   12:36  

Cinque anni di reclusione: e' la condanna inflitta dal Tribunale di Pescara all'ex sindaco di Montesilvano Enzo Cantagallo, imputato nel processo "Ciclone" su presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Montesilvano ( Pescara).

La vicenda che nel 2006 portò all'arresto di Cantagallo, assessori e dirigenti comunali e imprenditori, conta in totale 39 imputati (32 persone e sette societa').

Il pm Gennaro Varone aveva chiesto sei anni di reclusione. Secondo l'accusa a Montesilvano era stato innescato un meccanismo per l'elusione del contributo dei costi di costruzione. Per quanto riguarda gli appalti dei lavori pubblici, invece, la Procura ritiene ha venissero assegnati direttamente alle imprese dietro pagamento di somme di denaro.

Cantagallo e' stato condannato per corruzione (relativa ai fatti antecedenti il 20 aprile 2005) e abuso d'ufficio e il Tribunale ha disposto nei suoi confronti anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

L'ex sindaco e' stato invece assolto perche' il reato non sussiste dal reato di associazione per delinquere, e per altri episodi di corruzione, abuso edilizio, abuso d'ufficio, elusione dei costi di costruzione, favoreggiamento e calunnia.
E' stata inoltre disposta la confisca di 50mila euro, gia' sequestrata, con il dissequestro e la immediata restituzione delle somme e dei beni eccedenti questa somma.
Il Comune di Montesilvano dovra' essere risarcito per un ammontare pari a 200mila euro.

Al termine dell'udienza Cantagallo ha commentato, parlando dell'assoluzione dal reato di associazione per delinquere, che si tratta di un fatto "molto importante perche' cade il 'sistema Montesilvano' quindi vuol dire che abbiamo lavorato per il bene della citta'.
Spero di essere assolto in secondo grado. Ero convinto di esserlo gia' oggi" - ha concluso


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