Monticelli denuncia: decreto sulla direttiva Bolkestein gira per mani e corridoi

13 Ottobre 2012   12:12  

Si torna ancora una volta a parlare della Direttiva Bolkestein. Alle già note problematiche legate alla vicenda questa volta si aggiunge anche un “fastidioso” elemento, definito politicamente e istituzionalmente inopportuno e scorretto, che riguarda la bozza del Decreto in fase di approvazione da parte del Governo Monti.

“Sono davvero rammaricato e sconcertato – tuona Luciano Monticelli, Delegato Nazionale al Demanio Marittimo – ho appurato che la bozza del Decreto, ufficialmente in fase di istruttoria da parte del Governo, all’ANCI ancora del tutto ignota, gira per mani e per corridoi. Trovo la cosa inopportuna e scorretta, sia istituzionalmente che politicamente. Andrò fino in fondo per capire cosa si muove sotto questa vicenda”.

“Colgo l’occasione per ribadire con assoluta convinzione – spiega Monticelli – che il recente incontro con il Ministro Gnudi non ci è piaciuto affatto perché le attuali intenzioni del Governo mettono in seria difficoltà 30 mila imprese, quindi 30 mila famiglie e soprattutto mette a dura prova i Comuni e le Regioni che dovranno accollarsi l’onere di gestire questa delicatissima questione”.

“Con la fermezza necessaria chiederò ancora una volta – continua il Delegato Nazionale - l’attivazione di un Tavolo di Concertazione per reclamare all’Unione Europea una soluzione diversa per il nostro Paese. Guardiano alla Spagna, che da tempo sta lavorando in questo senso”.

L’obiettivo del Delegato ANCI Luciano Monticelli è quello di dare forza, peso ed univocità alla richiesta di deroga alla direttiva servizi, la ormai nota direttiva Bolkestein, ossia il provvedimento che vuole mandare all'evidenza pubblica le spiagge italiane.
La ricaduta negativa che la direttiva servizi avrà sul turismo italiano sarà, in primis, il monopolio delle multinazionali con la conseguente ed inevitabile scomparsa di un modello di accoglienza tipicamente italiano, oltre a possibili problematiche ben più gravi. E’ assolutamente necessario quindi una disciplina legislativa derogatoria che dia fiducia agli imprenditori e rilanci un importante settore che, nonostante il momento di crisi, produce occupazione e rappresenta un vero e proprio volano per l'economia turistica delle Città costiere e non solo.




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