Morte di Adamo Roncacè, c'è un testimone che chiarirà la dinamica

Morto schiacciato dal braccio del camion dei rifiuti

13 Novembre 2012   13:32  

L'autopsia sul corpo di Adamo Roncacè, il netturbino di 52 anni deceduto ieri mattina colpito dal carrello elevatore del camioncino dei rifiuti, sarà eseguita domani alle 15 a Teramo dall'anatomopatologa Gina Quaglione su disposizione della procura di Teramo.

Il medico legale dovrà accertare la causa del decesso mentre le circostanze della tragedia sono state affidate ai carabinieri della locale stazione. In particolare bisognerà capire se l'operatore ecologico sia morto per lo schiacciamento esercitato dal braccio meccanico che lo avrebbe colpito al collo oppure per altra causa naturale.

Saranno eseguiti anche accertamenti tecnici sul mezzo, per accertare il rispetto dei sistemi di protezione e sicurezza. Intanto spunta un testimone chiave che avrebbe assistito alla tragedia. Dalle prime ricostruzioni, pare che Roncacè prima di morire avesse ricevuto un colpo in testa (non si sa se dal bidone o dal braccio elevatore) durante le operazioni di svuotamento del bidone dei rifiuti come proverebbe il viso sporco di sangue.

Un cittadino di Corso Matteotti a Sant'Egidio alla Vibrata (Teramo) avrebbe udito un rumore roboante e si sarebbe affacciato alla finestra. L'uomo era ancora vivo tanto che il testimone si era prodigato a portargli un asciugamano per tamponare il sangue.

Ma quando è sceso in strada Roncacè è stato trovato schiacciato dal braccio elevatore.


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