Morte di Hugo Chavez: Venezuela, una rivoluzione orfana

06 Marzo 2013   10:56  

L’uomo che ha dato a questo paese, dopo anni di sudditanza coloniale, un'identità e l'orgoglio nazionale, ha perso oggi la sua battaglia più grande, quella con la vita.

Lascia alle sue spalle un modello di socialismo originale che solo a queste latitudini poteva essere concepito.

Una eredità, quella del chavismo che sarà difficile continuare proprio perché incentrata sulla figura ed il carisma del suo leader.

Oggi i sostenitori piangono la morte del “Libertador del ventunesimo secolo” così come lo ha definito Nicolas Maduro, vicepresidente della nazione nel messaggio  dato a reti unificate.

In Venezuela, sono stati decretati sette giorni di lutto nazionale per accompagnare il Presidente nel suo ultimo viaggio, l’opposizione è invitata a non speculare sul dolore della maggioranza del popolo venezuelano che in questo momento soffre la perdita del suo massimo dirigente politico.

Una morte che non gli ha consentito di assolvere al suo quarto mandato elettorale consacrato dalla vittoria nelle ultime elezioni.

L’uomo, che dopo Simon Bolivar ha fatto suo il sogno di unire il continente sud americano, lascia un vuoto incolmabile nel cuore dei suoi sostenitori che ne piangono l’umanità.

Originale nei modi, poco attento al protocollo, aveva doti di grande comunicatore che gli consentivano di arrivare direttamente al cuore della gente.

In una situazione di calma apparente, si è però verificata l’aggressione da parte di sostenitori facinorosi ad una collega del canale di notizie NT24.

 

Gianfranco Di Giacomantonio Caracas-Venezuela


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