Morte di Said Erradi, è scontro tra una testimone e la difesa dei fratelli Ferreri

L'avvocato Casciere:"Ricostruzione non credibile"

09 Dicembre 2013   11:36  

E' uno scontro vero e proprio quello che si sta profilando tra la vedova di Said Erradi, il marocchino 31enne morto investito martedì scorso in pieno centro ad Avezzano, ed i fratelli Angelo ed Antonello Ferreri, 31 e 29 anni, ritenuti responsabili dell'accaduto.

Secondo gli inquirenti, Erradi potrebbe essere stato travolto ed ucciso in seguito ad un regolamento di conti maturato nell'ambito dello spaccio di droga, ma i fratelli Ferreri (Angelo, alla guida della macchina investitrice, si trova ancora in carcere) continuano invece a sostenere che si sia trattato di un tragico quanto casuale incidente, e che Antonello non fosse nemmeno in auto.

Una donna, chiamata a testimoniare poiché avrebbe assistito alla scena, al cospetto del gip ha infatti dichiarato di aver visto l'auto con a bordo i Ferreri inseguire, investire ed uccidere Erradi, smontando dunque la tesi difensiva dell'incidente.

Tuttavia, l'avvocato Leonardo Casciere, legale di Angelo ed Antonello Ferreri, ha espresso dubbi in merito all'attendibilità della ricostruzione operata dalla testimone, poiché "la zona dell'incidente a quell'ora di sera era scarsamente illuminata, e la donna, che ha asserito di aver visto un uomo che spingeva l'auto e poi di aver sentito un botto, non ha chiarito se si trovasse sul lato sinistro o su quello destro della strada".

"Rimango perplesso" - ha aggiunto l'avvocato Casciere - "in quanto è praticamente assodato che c'è stato prima il botto e poi l'uomo che spingeva l'auto". Si evince, quindi, come per fare piena luce sulla triste vicenda occorrerà attendere con ogni probabilità il dibattimento processuale, nonché la perizia sulla dinamica dell'impatto, che sarà eseguita a breve dall'ingegner Luigi Di Prete.

L'autopsia sulla salma di Erradi è stata già eseguita, ma non è ancora stata riconsegnata alla famiglia, forse per la concomitanza della festa dell'8 dicembre, ma intanto la vedova dell'uomo, Aida Khatib, ha affermato come "da quando siamo in Italia, mio marito ha sempre rigato dritto, anche se negli ultimi tempi avevo notato in lui cambiamenti nei modi e nello stile di vita. In ogni caso, Said non conosceva i Ferreri, nè io avevo mai sentito parlare di loro".


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