Movimento per L'Aquila: ''Quella di Cialente è una vittoria di Pirro''

05 Marzo 2012   15:20  

"In tutte le citta' italiane dove si sono svolte le primarie del centro sinistra i votanti sono aumentati: solo all'Aquila sono diminuiti, quasi della meta'. Eppure la 'macchina della propaganda' del PD ha fatto passare il messaggio di una straordinaria affermazione di Cialente". 

E' quanto osserva Piero Carducci, coordinatore del Movimento per L'Aquila (Mpl). "Non e' utile, per i seguaci del cialentismo - aggiunge - chiedersi che fine abbia fatto la meta' dei circa 9mila elettori delle primarie del 2007; del perche' non siano andati a votare nonostante l'inderogabile necessita' di rinascita della Citta'; del perche', rispetto alle precedenti consultazioni, il cartello di appoggio del candidato Sindaco del centro sinistra si sia vistosamente ridotto.

L'IdV salta le primarie del 'Cialente 30 e lode' e si presenta da solo al primo turno con Angelo Mancini, e molti degli scontenti della giunta Cialente si sono ritrovati nel progetto "Appello per L'Aquila" con Ettore Di Cesare". 

Sempre secondo Carducci "Cialente ha perso per strada pure i movimenti civici ed i moderati che nel 2007 lo avevano sostenuto, oggi alla ricerca di una 'casa comune' e di una seria alternativa alla sua cronica incapacita' di governare ed alla sua esasperata litigiosita'. In altri momenti, a ridosso delle consultazioni comunali, i sindaci uscenti facevano asfaltare le strade ed aggiustare le fontane.

Oggi Cialente, nel peggior stile da Prima Repubblica, a un mese dalle elezioni, presenta piani di ricostruzione inesistenti, piani della mobilita' vuoti, annuncia improbabili piani regolatori... Ma in questi cinque anni, si chiede l'aquilano normale, cosa ha concluso? Ha lavorato solo in previsione delle elezioni 2012? Le primarie in tono minore - afferma Carducci - sono servite in verita' solo a legittimare la candidatura di Cialente, mal digerita dal PD (che non dimentichiamo per buona parte voleva Lolli) e dalla stessa coalizione di centro sinistra.

Cialente si gloria della vittoria di Pirro, ovvero di una vittoria che viene celebrata sulle macerie politiche della sua ex maggioranza e sulle macerie vere della citta' diruta, dove la ricostruzione non parte soprattutto per la litigiosita' e le responsabilita' politiche del sindaco uscente. E basti pensare alla incredibile vicenda del Piano di Ricostruzione, altro che 'Cialente 30 e lode'", sostiene infine il coordinatore del Movimento per L'Aquila".


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