Multa mai elevata al questore, le Iene a Pescara per intervistare Passamonti e Maggitti

Vettura rimossa perché in divieto di sosta e subito restituita

20 Novembre 2014   10:51  

Un blitz a Pescara di un inviato della trasmissione televisiva Le Iene ha riacceso l'attenzione sul caso, verificatosi nel 2011 e divenuto di pubblico dominio nella primavera del 2013, di una contravvenzione per divieto di sosta mai elevata all'indirizzo del questore Paolo Passamonti.

Come documentato dalla trasmissione di Italia 1, la Mercedes del questore era stata parcheggiata in via Galilei in divieto di sosta, onde per cui si decise di elevare una multa e di rimuovere l'auto, che tuttavia venne restituita pressoché immediatamente a Passamonti.

L'inviato de Le Iene Matteo Viviani è tornato a Pescara per intervistare i principali protagnisti di quella vicenda, a comincare da Passamonti, che al riguardo ha affermato come "la segnaletica in quella strada non era chiara, e quando mi recai presso il comando di polizia municipale l'auto mi fu subito restituita, ringraziai e me ne andai". Successivamente, nel proprio ufficio, Passamonti ha mostrato all'intervistatore alcune contravvenzioni a lui elevate e regolarmente pagate, asserendo quindi che "se mi avessero mostrato la multa, avrei subito provveduto a saldarla".

Sono stati successivamente ascoltati anche gli agenti di polizia municipale che quel giorno, l'8 dicembre 2011, fecero rimuovere dal carroattrezzi la Mercedes ed altre tre auto. I vigili hanno mostrato il registro su cui erano riportate le multe elevate in quella data, tutte regolarmente saldate tranne quella alla vettura del questore, che come affermato in tv dagli stessi agenti sarebbe risultata essere stata strappata da un altro registro.

Il maggiore Petrongolo, che era al comando dei vigili quell'8 dicembre 2011, ha asserito di fronte alle telecamere di aver avuto disposizioni dal colonnello Carlo Maggitti di restituire la vettura, e lo stesso Maggitti gli avrebbe detto che avrebbe provveduto lui stesso a sistemare il verbale. Il comandante della polizia municipale, a sua volta intevistato dall'inviato de Le Iene, ha sostenuto a tal riguardo di non aver dato tale ordine e che la procedura si sarebbe svolta in maniera del tutto corretta.

Le Iene hanno infine denunciato come a fare le spese di tale episodio sarebbero stati tre agenti della polizia municipale: due di loro risultano ora addetti alla sorveglianza di scuole e parchi pubblici, il terzo è finito sotto processo con l'accusa di aver rivelato un segreto d'ufficio per avere chiesto consiglio sul caso all'ex comandante dei vigili Ernesto Grippo.


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