Muore in cella a Castrongo. Il medico scrisse: "Imminente pericolo di morte, non può stare dentro"

04 Aprile 2013   16:27  

Una morte che cerca un perché che è noto.

Vincenzo non doveva stare in carcere, e invece si è rimasto e ora non c'è più.

In una relazione medica di tre pagine datata 11 dicembre 2012 per ben cinque volte il medico ribadisce che le condizioni di Vincenzo Fabiano detenuto morto a Castrogno, “non sono compatibili” con il regime carcerario.

Il medico Gabriele Paolini, chirurgo specialista in reumatologia e medico curante di Fabiano nella relazione spiega che l'uomo soffriva di una “grave anemizzazione, cronica ingravescente, con progressivo abbassamento della emoglobinemia”. Condizioni molto gravi, che necessitava di una trasfusione di sangue.

Insomma il medico non usa mezzi termini, la situazione di Fabiano a fine 2012 era gravissima con “sopravvivenza a rischio e imminente pericolo di morte”.

 

Le cure prestate nella Casa Circondariale di Teramo, secondo il medico curante, non erano adeguate “benché profuse con la massima diligenza possibile nell’ambiente in cui si trova, non sono assolutamente sufficienti”.

I familiari dell’uomo si sono dunque rivolti ai Radicali abruzzesi e chiedono giustizia, e hanno messo a disposizione anche i documenti in cui è scritto nero su bianco che il giovane, a causa delle sue “plurime patologie” non poteva essere recluso dietro le sbarre.

“Che Fabiano fosse gravemente malato - spiega Alessio Di Carlo dei Radicali- era ben noto visto che, ai tempi della detenzione presso il carcere pescarese di San Donato, spesso si era dovuto far ricorso a ricoveri e a trasfusioni di sangue”.
L'esponente radicale ha reso noto che la famiglia del detenuto, nei giorni scorsi, aveva inviato una diffida presso il carcere di Teramo per scongiurare il rischio di decesso che, viste le condizioni dell'uomo, si andava paventando. Di Carlo ha poi concluso auspicando «un immediato intervento dell'Autorità Giudiziaria per far luce su una morte che, alla luce dei documenti, non può più essere considerata una tragica fatalità”.

Invece Fabiano, 35 anni, di Pescara, in carcere per reati legati allo spaccio, dietro le sbarre ci è morto.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore