Napoli, pari con polemiche contro l'Atalanta. E Benitez spara a zero sull'arbitro

Nuova giornata di campionato avara di soddisfazioni per il Napoli ed i suoi tifosi, dopo il deludente pareggio casalingo rimediato dagli azzurri contro l'Atalanta, condito da non poche polemiche.

Un risultato che allontana ancor di più i partenopei dal terzo posto, ora distante cinque punti ed occupato dalla Lazio, una prospettiva alquanto remota solo poche settimane fa, quando addirittura si parlava di possibilità di agguantare la seconda piazza.

Pietra dello scandalo del San Paolo è stato il gol del provvisorio vantaggio atalantino, segnato da Pinilla ma viziato da un netto fallo di costui ai danni di Henrique. La beffa è stata evitata solo grazie alla rete di Zapata nel finale, ma non è stata certo sufficiente a mitigare il malcontento azzurro per la direzione di gara.

La società ha pubblicato un tweet al vetriolo, chiamando in causa anche la Lega Calcio: "E' una vergogna! Tavecchio non può perdere in questo modo la sua credibilità. Un arbitraggio non da Serie A che falsa il campionato. In Inghilterra questo non sarebbe successo".

Altrettanto contrariato a fine gara il tecnico Rafa Benitez, che dapprima ha cercato di dissimulare la propria rabbia con dell'ironia, poi ha sparato a zero sull'arbitro Calvarese, reo di averlo espulso per la prima volta in carriera: "Sei arbitri non sono sufficienti per vedere bene una partita, ne servirebbero almeno otto. La mia espulsione? E' la prima volta che un arbitro fa una cosa del genere". La furia dello spagnolo si è poi abbattuta anche sull'opinionista di Sky Massimo Mauro, con tanto di pretesa di scuse per rispondere ad una domanda.

Nervi a fior di pelle, dunque, in casa Napoli, anche se va detto che, al di là dell'episodio evidentemente sfavorevole, i partenopei non hanno saputo sfruttare il tasso tecnico nettamente superiore, tanto più che hanno giocato quasi l'intero secondo tempo in superiorità numerica.

Il cammino balbettante delle ultime gare di campionato, inoltre, induce a non escludere l'ipotesi che la società intenda dare priorità alle Coppe, per fare curriculum e, nel caso dell'Europa League, assicurarsi in qualsiasi caso l'accesso alla Champions del prossimo anno con tutti gli annessi e connessi del caso. Sarà davvero così?