Nasuti, lunedì in Cassazione per referendum su geografia giudiziaria

27 Settembre 2013   13:11  

 Saranno consegnati lunedi', in Corte di Cassazione a Roma, i provvedimenti approvati dai Consigli regionali di Abruzzo, Marche, Puglia, Calabria e Basilicata, in cui si chiede la convocazione di un referendum per abrogare la legge di riforma della geografia giudiziaria.

Una riforma che cancella i tribunali che hanno sede in citta' non capoluogo di provincia, tra cui Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona.

Regione capofila di questa battaglia e' proprio l'Abruzzo, che per prima ha deliberato su questa materia. "L'iniziativa del Consiglio regionale d'Abruzzo - spiega il Consigliere Emilio Nasuti, che personalmente si rechera' lunedi' in Cassazione - ha catalizzato l'attenzione delle altre Regioni. A quelle che si sono gia' pronunciate, la prossima settimana dovrebbero aggiungersi anche la Campania e la Liguria, a testimonianza di quanto questa tematica sia sentita sui territori.

La riforma delle circoscrizioni giudiziarie, infatti, va a penalizzare aree importanti: nel nostro caso l'Abruzzo meridionale, la Marsica e la Valle Peligna, che hanno caratteristiche che non consentono l'accorpamento ai rispettivi capoluoghi di provincia.
L'obiettivo, quindi, e' scongiurare attraverso il referendum questa mannaia che rischia di abbattersi sulla regione, perche' non e' pensabile ipotizzare che un cittadino che vive a Schiavi d'Abruzzo o a Castel di Sangro, debba prendere due giorni di ferie per andare a rendere una semplice testimonianza nei tribunali di Chieti o L'Aquila.
E' assurdo e inconcepibile, in un momento in cui l'imperativo, a tutti i livelli, e' semplificare e velocizzare", commenta infine Nasuti.


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