Nazario Pagano nuovo segretario regionale di Forza Italia, Chiodi prova a lanciarlo

Ma il governatore piccato delle nostre indiscrezioni ci critica

21 Novembre 2013   15:38  

Si sta giocando una partita importante per l'assetto politico abruzzese, non che l'uomo della strada se ne stia appassionando, ma una frattura e delle tensioni così forti all'interno dell'ex PDL non le avevamo mai registrate.

Partiamo da una doverosa nota del governatore Gianni Chiodi che è rimasto sorpreso della nostra ricostruzione di ieri, quando avevamo detto che avrebbe richiesto esplicitamente di decidere la segreteria regionale e sempre esplicitamente avrebbe posto un freno al suo compagno di giunta Gianfranco Giuliante.

Il presidente ci ha fatto recapitare una secca smentita: "Solo gossip politico" ha detto.

Noi riportiamo la sua, ma siamo costretti a rilanciare ed ad approfondire ciò che già scritto nel titolo, Nazario Pagano in corsa per la segreteria regionale della nuova Forza Italia, lanciato dallo stesso Gianni Chiodi.

Indiscrezione forte di una riunione svoltasi questa mattina a Roma in cui anche alla presenza di Raffaele Fitto si è fatto il nome dell'ultimo capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, oggi presidente dell'assise.

Tra le voci si registra quella di un onorevole che avrebbe detto chiaramente all'ex ministro di Berlusconi che per l'Abruzzo quello di Pagano è il nome più autorevole.

Il presidente del consiglio contattato ha detto che non era al conoscenza che avessero fatto il suo nome e si è comunque reso disponibile:

"In una fase come questa se non metti a dirigere persone moderate c'è il rischio di complicare i rapporti tra i partiti nascenti per trasformare queste divisioni in opportunità".

In effetti per l'altra formazione nata dalla costola del PDL, il Nuovo Centrodestra, si fa il nome di Paolo Tancredi o Federica Chiavaroli.

Eppure fino a ieri in pole position era Mauro Di Dalmazio, anzi no, Paolo Gatti.

Entrambi, infatti, avevano ricevuto rassicurazioni importanti in ambienti teramani per il sostegno alla candidatura.

Così non è stato, troppo alto il rischio di tornare a dividersi e troppo forti le frizioni sul versante marino del Gran Sasso.

Ora gli occhi sono puntati al consiglio regionale e all'astuta mossa dell'ex PDL teramano che ha lasciato un berlusconiano convinto come Lanfranco Venturoni tra gli alfaniani ed un altro pezzo da novanta, quale l'assessore Giandonato Morra ai Fratelli d'Italia.

I giochi, però, sono ancora tutti da fare e non saranno giocati fino al 27 novembre data nella quale si deciderà il futuro politico di Silvio Berlusconi.

Prossimo appuntamento previsto è la riunione, l'ultima del PDL, lunedì pomeriggio a Pescara.


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