Nicky Nicolai e Stefano Battista quartet chiudono il laboratorio di canto e musica jazz

19 Luglio 2012   16:53  

L’Istituzione Sinfonica Abruzzese è una delle 13 ICO (Istituzioni Concertistico Orchestrali) italiane riconosciute dallo Stato ed opera sul territorio aquilano ed abruzzese da quarant’anni. Subito dopo il sisma del 2009, grazie alla dirigenza che ha sempre creduto nella ricostruzione immateriale che passa attraverso la musica e la cultura, sin dai primi giorni ha dato voce e forza ad una situazione che dimostra essere ancora molto lunga.

Quando questo progetto ha preso vita la Sinfonica Abruzzese ha da subito prestato il suo apporto organizzativo e musicale per riaccendere i riflettori sul “Cantiere” che sia esso fisicamente organizzato per la ricostruzione o che rappresenti quello che le realtà aquilane stanno apportando per ricostruire il tessuto sociale della città.

Laboratori e concerti sono proposti dall’ISA soprattutto per avvicinare i giovani alla musica colta che passa anche attraverso delle contaminazioni, ad esempio la musica jazz per il laboratorio che terranno Nicky Nicolai e Stefano Di Battista che terminerà con il primo dei due concerti in programmazione.

In collaborazione con la Società dei Concerti Barattelli sarà proposto un concerto commissionato dalla Società Musicale per l’occasione al M° Molino, compositore contemporaneo. “Teatro”, è il caso di dirlo, dei due concerti è Piazza del Teatro, luogo prima animato dai tantissimi spettatori che frequentavano il Comunale e che ora si ritroveranno in piazza, sotto il cantiere a godere ancora una volta delle note dell’Orchestra Sinfonica che ha da sempre creduto che la ricostruzione passa anche e soprattutto attraverso la cultura. 

Venerdì 20 luglio l’ultimo giorno del laboratorio per Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, a conclusione il concerto in Piazza del Teatro con gli allievi che in questi giorni hanno provato con loro al Conservatorio A. Casella ed al ridotto del Teatro Comunale. Il concerto avrà inizio alle ore 22.15 in Piazza del Teatro all’Aquila. Primo dei due eventi dell’ISA per I cantieri dell'Immaginario domani sera, con inizio alle ore 21.15 per una lettura di Fabrizio Gifuni dedicata a Gadda, anteprima per il Festival Internazionale di Musica Pietre che Cantano.

Lettura e musica venerdì 20 luglio, Piazza del Teatro ore 21,00 Piazza del Teatro

Il Festival internazionale di musica Pietre che cantano in coproduzione con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese per i Cantieri dell’Immaginario “Le Meraviglie d’Abruzzo” – Fabrizio Gifuni legge Carlo Emilio Gadda Genti e terre d’Abruzzo e Le tre rose di Collemaggio Libero commento musicale di Cesare Chiacchiaretta, fisarmonica “ Lasciatemi sostare nel mio sogno e nella mia devozione, se pure urgano il tempo e le cose. Lasciatemi qui dove la piazza chiara si apre, declive ai gradini all’arco e alle torri del Duomo... ...la pòlis della montagna mi è cara....” Raccontare un Abruzzo magico e nascosto è stato sin dall’inizio il programma del Festival Internazionale di Musica Pietre che cantano, che ha fatto riscoprire ad un vasto pubblico le gemme preziose dell’Arte abruzzese con i suoi concerti ambientati nei più bei luoghi d’arte dei borghi storici aquilani e dell’Aquila. In questo intervento di Pietre che cantano all’interno dei Cantieri dell’Immaginario, curato da Luisa Prayer, direttore artistico del Festival Internazionale di Musica Pietre che cantano, e prodotto in collaborazione con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, Gifuni legge alcune delle belle e struggenti pagine che il Gadda giornalista, inviato speciale in Abruzzo de La Gazzetta del Popolo, scrisse tra il 1934 e il 1935, in un suo passaggio dal Fucino, attraverso l’Altopiano delle Rocche fino alla Città dell’Aquila, al Gran Sasso, e poi Teramo.

Dei sette articoli scritti per il giornale, quattro furono inseriti nel volume pubblicato dall’editore Parenti nel 1939, poi ripubblicato da Einaudi nel 1964 , dal titolo “Le meraviglie d’Italia”: una collezione di articoli dedicati a paesaggi e umanità di vari luoghi d’Italia, con un titolo che “evoca quello dei Mirabilia medievali”, come ebbe a notare Dante Isella,”i repertori guida dei pellegrini alla scoperta delle magnificenze dell’Urbe”.

I quattro brani abruzzesi sono poi stati ripubblicati nel 2001 in un volume della Fondazione Carispaq dal titolo “Meraviglie d’Abruzzo” , a cura di Errico Centofanti, arricchita da scritti critici e approfondimenti d’indagine storica e sociale del curatore, che hanno permesso la ricostruzione dettagliata dell’itinerario gaddiano in Abruzzo, così come delle storie dei personaggi e degli avvenimenti citati. Nella serata del 20 luglio verranno letti all’Aquila due capitoli: “Genti e terre d’Abruzzo”, dedicato al tragitto dal Fucino verso L’Aquila, passando per l’Altopiano delle Rocche, fino all’arrivo in città, e “Le tre rose di Collemaggio”, dedicato alle bellezze del paesaggio umano e artistico e allo scenario naturale della città stessa.

La penna del grande scrittore lombardo verga pagine di intenso lirismo, commosso nel ritrarre la bellezza della natura e dell’arte aquilana, e della città nel suo insieme ( straordinaria, di tono quasi epico la descrizione del mercato di frutta e verdura di Piazza Duomo ), e nel cogliere, nelle figure del paesaggio umano, una primitività ingenua e generosa. E’ un Abruzzo che fa risuonare corde profonde nello scrittore, un Abruzzo che si scava un posto nel suo immaginario per ricomparire, come nota Centofanti nei suoi scritti critici, in passaggi successivi di altre opere gaddiane. La lettura di questi testi è affidata a Fabrizio Gifuni, il cui teatro si è indissolubilmente legato al nome di Carlo Emilio Gadda, cui ha dedicato anni di ricerche sfociate nel progetto “Gadda : antibiografia di una Nazione” e nei due pluripremiati spettacoli ’Na specie de cadavere lunghissimo” e “L’Ingegner Gadda va alla guerra o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro”, entrambi per la regia del grande Giuseppe Bertolucci, recentemente scomparso. Gifuni è attore tra i più significativi ed attuali del teatro e del cinema italiano: dopo la performance aquilana, sarà premiato il 22 luglio, con la moglie attrice Sonia Bergamasco, al Giffoni Film Festival, e il 27 riceverà al festival Le Isole del Cinema il premio Gian Maria Volontè 2012. Un libero commento musicale, essenziale per dare alla lettura il respiro di un ascolto maggiormente partecipe, è affidato al cuore abruzzese di un poeta della fisarmonica, Cesare Chiacchiaretta, musicista trascinante e commovente, interprete e ricreatore, con le sue improvvisazioni, di un mondo lontano ma ancora vivo nella memoria collettiva, e quindi, forse, non del tutto perduto.  


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