Nicola Dragani, il Nick Mallo di MasterChef Italia si racconta in esclusiva ad Abruzzo24ore

27 Dicembre 2012   17:59  

Gli amici e colleghi del "Caffé delle Merci" lo avevano descritto come una persona eclettica e positiva, nonché molto seria in ambito lavorativo, tagliato su misura per la partecipazione ad uno show come "Master Chef Italia". Abbiamo incontrato di persona Nick Mallo, al secolo Nicola Dragani, presso il locale in cui lavora come lavapiatti, e ne abbiamo tratto l'impressione di un ragazzo disponibile ed alla mano, consapevole dell'importanza dell'opportunità che gli é stata offerta tramite la partecipazione allo show, ma capace di scherzarci su ("Non so perché abbiamo scelto me tra migliaia di partecipanti alle selezioni, forse ai produttori é piaciuta la mia simpatica faccia tosta..."). La passione per la cucina gli é stata trasmessa dalla madre, originaria di Villa Santa Maria, celebre per l'istituto alberghiero di rilevanza nazionale, dunque ha colto al volo la possibilità di cimentarsi in quest'esperienza. Le registrazioni del programma sono terminate da tempo, ma poiché la messa in onda é ancora in corso (terminerà il prossimo 7 febbraio), non ha naturalmente potuto rivelarci l'esito finale della sua avventura. Ci siamo quindi limitati a chiedergli qualche simpatico retroscena e i suoi prossimi obiettivi.

 

Cosa ha significato per te la partecipazione a "Master Chef Italia"?

"Oltre che un'esperienza molto divertente, é stata soprattutto un'occasione di crescita, molto utile per eventuali futuri sbocchi professionali. Mi riferisco soprattutto ai tempi strettissimi per portare a termine le proprie creazioni: basti considerare che per scegliere gli ingredienti per il proprio piatto si hanno a disposizione appena due minuti e mezzo, non un secondo di più. 

Per prepararmi al meglio a quest'esperienza, tempo fa ho cominciato a lavorare in questo locale, alle dipendenze del mio amico Fabrizio, dove ho iniziato dalle basi del lavoro in cucina".

 

Cosa ne pensi degli altri concorrenti? Quali rapporti hai instaurato con loro?

"Il livello medio dei concorrenti di questa seconda edizione mi é sembrato davvero alto, decisamente superiore rispetto alla prima che ho seguito come spettatore. In particolare, mi ha molto colpito la bravura ai fornelli di Maurizio e Giorgio. Per quanto riguarda i rapporti con i miei compagni d'avventura, essendo vissuti praticamente a stretto contatto per due mesi, dentro e fuori la trasmissione, inevitabilmente si sono venuti ad instaurare rapporti forti con tutti loro, nel bene e nel male. Con alcuni sono tuttora in contatto, ci sentiamo abbastanza di frequente".

Che impressione ti hanno fatto i tre giudici del programma, Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich?

"Sono tutti e tre estremamente competenti ed innamorati dell'universo culinario, e devo dire che mi hanno dato l'impressione di essere molto contenti del mio rendimento. In particolare, Carlo Cracco mi teneva davvero in buona considerazione. Al contempo, forse perché consapevoli delle buone potenzialità di noi concorrenti, sono però anche molto esigenti e, all'occorrenza, piuttosto severi. 

Ogni volta che uno di noi ha commesso un errore, non hanno esitato a farlo notare in maniera molto diretta e pungente".

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi in ambito lavorativo?

"Ho intenzione di aprire un mio ristorante qui a Pescara, in centro.  E' un progetto che vorrei e dovrei realizzare entro settembre 2013, ho anche già individuato il locale. Nel frattempo, conto di frequentare stage di cucina a Roma e Milano. Sarebbe bello, in particolare, imparare i segreti del mestiere nel locale di Cracco, ma non sarà facile viste le tante richieste in tal senso che gli arrivano continuamente.

In più, mi piacerebbe approfittare della visibilità acquisita grazie alla partecipazione a Master Chef Italia anche in ambito musicale, l'altra mia grande passione ed attività parallela, per la precisione l'incisione e produzione di un nuovo disco".

Quali sono le fonti di ispirazione per le tue creazioni culinarie?

"Per i miei piatti cerco di evitare di rifarmi alla cucina tradizionale, pur amandola moltissimo. Al massimo, poiché punto molto sulla presentazione della pietanza, cerco di rivisitarla con uno sguardo al futuro. Fondamentalmente, ai fornelli mi lascio trascinare dall'estro del momento, senza idee predefinite in testa, rifacendomi molto alla mia attività di musicista e dj".

Lorenzo Ciccarelli


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