Niente bikini presso il Duomo, Olivieri: "E il poster della Henger affisso presso il vescovado?"

Tassoni: "Decisione del vescovo condivisibile da tutti"

30 Agosto 2013   10:36  

Non cessa di alimentare un acceso dibattito la decisione di fatto già presa dal sindaco di Teramo Maurizio Brucchi di vietare lo svolgimento di sfilate ed altri eventi profani nelle immediate vicinanze del Duomo, in paizza Martiri della Libertà, a seguito della richiesta avanzata dal vescovo Michele Seccia in persona.

Sull'intenzione di istituire una sorta di "no bikini zone" intorno alla cattedrale é intervenuto anche Marcello Olivieri, dell'associazione "Teramo vivi città", che ha voluto esprimere solidarietà all'assessore all'Organizzazione di Eventi e Manifestazioni Guido Campana, colpito dalla reprimenda del vescovo per aver organizzato la sfilata delle aspiranti Miss Italia: "A Teramo é spesso adoperata una disparità di giudizio, inondare di critiche un assessore per una sfilata sotto il Duomo é un gesto da medioevo. Ci può stare che il vescovo chieda rispetto per la cattedrale della nostra città, ma dovrebbe chiederlo per tutto l'anno, ed invece lo ha fatto solo ora".

Del resto, Olivieri stesso ha inteso fare notare che "nessuno della Curia si é mai lamentato in passato per episodi simili, come un poster della Henger affisso alla porta del vescovado, o le ragazze che durante l'Interamnia prendono il sole in bikini sulle scale del Duomo, o addirittura più gravi, come le bottiglie di vino e birra che ogni notte vengono lasciate davanti la cattedrale fino al mattino successivo".

Opposta, invece, l'opinione di Berardo Tassoni, dirigente scolastico dell'Eurostudi, secondo cui "la decisione del vescovo é condivisibile da tutti, credenti o meno, anche se sarebbe altrettanto opportuno stigmatizzare chi abbandona bottiglie vuote sulla scalinata del Duomo".


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