#NoSox al #GranSasso, a Casa Onna, incontro informativo su sicurezza Gran Sasso

03 Novembre 2017   09:15  
Oggi incontro a L'Aquila in vista della manifestazione di Sabato 11 novembre a Teramo per l'acqua.

#Amarcord, 15 anni fa alle denunce preventive le stesse reazioni stizzite e anti-scientifiche di oggi da alcuni sostenitori di alcuni specifici esperimenti con sostanze pericolose. 

Sappiamo come andò a finire, gli attivisti avevano ragione. Nonostante la nuova contaminazione con dicloromentano del 2016 la storia per alcuni non è diventata maestra di vita.
 
Oggi pomeriggio a L'Aquila presso Casa Onna si terrà un incontro informativo sulla sicurezza del sistema Gran Sasso (Laboratori + tunnel) organizzato dalla Mobilitazione per l'Acqua del Gran Sasso.

Sarà l'occasione per parlare della vicenda documenti ufficiali alla mano, senza ricorrere a quell'"ipse dixit" che invece sembra dominare in maniera anti-scientifica le risposte di chi non può replicare nei contenuti rispetto ai rischi di alcuni specifici esperimenti, dal fattore umano al rischio sismico con dislocazioni.

Non siamo sorpresi di questo atteggiamento, identico a quello che ci fu 15 anni fa, quando gli attivisti denunciarono le condizioni di lavoro nei Laboratori ricevendo risposte che a rileggerle paiono le fotocopie di quelle di oggi. Purtroppo in quel caso i fatti diedero ragione agli attivisti che, come sempre, avevano lavorato documenti alla mano e non basandosi su iniziative auto-referenziali. Sette mesi dopo gli esposti ci fu l'incidente con il trimetilbenzene da Borexino.

Invitiamo a rileggere questo illuminante articolo di un giornale di divulgazione scientifica del 2 febbraio 2002, sette mesi prima dello sversamento, che riferiva degli esposti e che riportava le dichiarazioni tranquillizzanti dell'allora direttore dei Laboratori (https://www.galileonet.it/2002/02/quei-laboratori-non-sono-sicuri/). 

Ricordiamo che l'allora commissario dell'ARTA Dionisio aveva addirittura promesso una denuncia per procurato allarme. Seguì un silenzio imbarazzato, forse perchè al primo dossier ne era seguito subito un altro in cui emergeva che i ricercatori dell'esperimento MACRO intercettavano le perdite di olio misto a trimetilbenzene appendendo sull'apparato per anni i bicchierini di plastica con il filo di ferro... 

Sappiamo poi come è andata a finire, con tanto di sequestro della Sala C e di Borexino per mesi da parte della magistratura con la scoperta delle gravissime omissioni ed inadempienze sotto gli aspetti autorizzativi. 
 
Certo pensavamo che in 15 anni, dopo ulteriori errori come quello del Diclorometano di Agosto 2016, con una sequela di errori tragicomici se non fosse una cosa molto seria, ci fosse maggiore cautela e responsabilità e che il livello della discussione da parte dei sostenitori di una scienza che pare acritica si fosse innalzato. Invece sentiamo parlare di rischio zero che non esiste in natura. Tirare in ballo esplosioni nucleari quando non è certo quello il problema (sbagliando tra l'altro anche sulle temperature...). Addirittura che si è contro l'evoluzione (!), quando alcuni nostri attivisti hanno all'attivo, per dire, pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali come Journal of Zoology di Londra. 

Fortunatamente alcuni, pochi, ricercatori che avevano preso un abbaglio ricorrendo praticamente ad insulti, dopo essere stati ripresi, hanno ammesso che i nostri rilievi sono fondati su basi solide. Ci piace questo tipo di ricercatore, aperto all'autocritica e curioso, non borioso. Tra l'altro parliamo di alcuni specifici esperimenti, quelli con materiale radioattivo e quelli che hanno fatto diventare il Laboratorio un Impianto a Rischio di Incidente Rilevante con la presenza nella montagna di 2.300 tonnellate di sostanze pericolose, sulle decine in corso che non pongono problemi.
 
Ricordiamo che in un contraddittorio a Isola del Gran Sasso con il Direttore dei laboratori tutte le questioni da noi evidenziate non hanno trovato alcuna risposta concreta. Dirigente che si è dovuto anche scusare in pubblico per l'assenza di comunicazione.

Per questo, dopo il successo della prima manifestazione il 9 luglio scorso ad Assergi e dopo aver informato in maniera dettagliata con fonti documentali del prossimo arrivo della sorgente radioattiva di Sox, la Mobilitazione ha deciso di aderire alla manifestazione promossa dalle associazioni per il prossimo 11 novembre a Teramo dando il proprio contributo organizzando incontri pubblici nei principali centri della regione. 
 
Pertanto a L'Aquila appuntamento oggi Venerdì 3 novembre organizzato dagli attivisti locali della Mobilitazione, alle ore 17:30 presso casa Onna. La partecipazione è libera.

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