Nomina clientelare degli scrutatori o estrazione? L'Aquila per ora preferisce restare al Medioevo

21 Gennaio 2014   16:27  

Era il gennaio 2013. Al Comune dell'Aquila che voleva tornare a volare e via discorrendo non fu possibile quello che pure era stato fatto in altre città più popolose e complesse. Ovvero estrarre a sorte gli scrutatori per le elezioni politiche.

Essi, in numero di 300 furono scelti a L'Aquila con il solito metodo clientelare e spartitorio. Ovvero al suddito disoccupato è stato necessario ingraziarsi e contraccambiare con una promessa di voto, uno dei consiglieri comunali, un assessore o un capobastone di partito per poter lavorare nei seggi elettorali e guadagnare qualche soldo.

Le nomine furono fatte dalla Commissione elettorale del Comune composta dall'assessore Lelio De Santis ( Idv), dai consiglieri Giuseppe Ludovici (Api) Vito Colonna (La Destra) Sergio Ianni (Pd). Supplenti Antonio Nardantonio (Socialisti Riformisti), Adriano Durante (Cattolici democratici)

Fu lo stesso sindaco Massimo Cialente molto contrariato a spiegare su facebook il meccanismo: ''Come sindaco non posso fare niente perché è un atto consiliare. Ma ritengo che sia stato un grave errore, lontano dal sentire della gente. Funziona così: otto scrutatori a consigliere. Fate 300 diviso trentadue, togliendo qualcuno, e considerando qualcuno più furbo ed il gioco e' fatto''. Chiosando che prò lui non ci poteva fare nulla.

Ci fu spiegato tuttavia che estrarre a sorte gli scrutatori non sarebbe stato comunque possibile, perchè gli elenchi andavano prima aggiornati, bisognava prima togliere le persone intanto decedute. Una jattura insomma, questione dei tempi troppo stretti.

Ma in molti garantirono: sarà l'ultima volta, per le prossime tornate elettorali faremo tutti i passaggi necessari al fine di introdurre il più democratico ed equo metodo dell'estrazione degli scrutatori.

Il che significa elenchi aggiornati e voto unanime del consiglio comunale, che introduca il metodo del sorteggio tra gli iscritti alla lista (dando precedenza ai disoccupati e giovani), in modo che tutti abbiano la stessa possibilità di essere scelti.

E' avvenuto? Neanche a parlarne, come spiega al nostro microfono l'assessore Lelio De Santis a margine della manifestazione ''Su la testa'' in appoggio al sindaco Massimo Cialente, di qualche giorno fa. Dove eppure le parole ''rinnovamento'', ''etica'', ''svolta morale'' sono state ripetute come un mantra.

L'assessore De Santis promette comunque di dedicare alla questione una battaglia politica. Non ne abbiamo dubbi e siamo pronti a seguirlo passo passo nel suo pugnace intento. 

La pratica medioevale della nomina degli scrutatori non riguarda comunque solo L'Aquila.

A tal proposito denuncia Corrado Di Sante (In movimento per i beni comuni - Rifondazione e Verdi) relativamente al comune di Montesilvano:

''Nei giorni scorsi è stato pubblicato il verbale di aggiornamento dell’albo degli scrutatori.

Purtroppo a Montesilvano per fare lo scrutatore un cittadino è costretto a rivolgersi a un consigliere o a un assessore. Perché c’è bisogno della raccomandazione di un “politico” pure per lavorare due giorni durante le elezioni?

La riforma della politica passa anche da queste piccole cose, è necessario creare le condizioni per cui i cittadini non debbano chiedere favori a nessuno. Per questo il 5 luglio 2012 depositammo nelle cassette riservate ai consiglieri comunali di Montesilvano una proposta di ordine del giorno e una proposta di deliberazione da portare in discussione e votazione nel primo consiglio utile per reintrodurre il sorteggio. La proposta fu bocciata in commissione consigliare.

Ora si torna per la seconda volta alle urne e alla prova dei fatti la nuova Giunta comunale e il nuovo consiglio non sono stati capaci di cassare la nomina lottizzata.

Ricordiamo che fu Berlusconi nel 2005 ad abolire il sorteggio, e, nella peggiore tradizione partitocratica, a introdurre la norma per cui la commissione elettorale nomina sulla base delle indicazioni dei consiglieri.

In movimento per i beni comuni - Rifondazione e Verdi, fa appello al presidente del consiglio comunale Fabio Petricca per calendarizzare al primo consiglio utile la mozione per reintrodurre il sorteggio e porre fine alla vergognosa pratica della spartizione degli scrutatori.

I partiti e le liste alle elezioni possono nominare i rappresentanti di lista, che bisogno hanno degli scrutatori? È ora di finirla con le logiche di scambio ancor più indegne in un grave periodo di crisi economica. Da Milano a Palermo sono tante le amministrazioni comunali che hanno deciso di selezionare gli scrutatori con il metodo del sorteggio dando priorità, nello scorrere la lista dei sorteggiati a disoccupati e cassintegrati, disabili e giovani. Ci auguriamo che il consiglio comunale di Montesilvano faccia lo stesso. ''

Filippo Tronca

 


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