Non vogliono centro diurno psichiatrico perchè abbassa valore immobiliare del loro palazzo

05 Ottobre 2012   12:35  

"La presenza del centro diurno per il disagio mentale nel condominio fa diminuire il valore degli appartamenti".

Si e' sentito rispondere cosi' il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, da un proprietario di un appartamento in un condominio dove si sarebbero dovuti trasferire i 25 pazienti del centro diurno della Asl Lanciano Vasto Chieti.

Il primo cittadino, sollecitato dall'associazione Altri Orizzonti e dal capo dipartimento Salute Mentale della Asl, Nicola Carlesi, ha tentato senza successo una mediazione con i condomini che hanno praticamente rifiutato il centro diurno e i 25 pazienti che ne seguono i programmi di riabilitazione.

"Un fatto vergognoso che non fa onore alla citta' di Lanciano, ed e' la seconda volta che accade - ha detto Carlesi nel corso di una conferenza stampa - mentre in Parlamento si sta per approvare una legge sulla tutela degli animali domestici, a Lanciano si discriminano delle persone malate che stanno seguendo un percorso riabilitativo.

I malati di mente, evidentemente per i condomini che si sono opposti, valgono meno degli animali domestici, con tutto il rispetto per gli animali".

Il rifiuto dei condomini - solo un ragazzo in assemblea ha tentato di opporsi raccontando la sua esperienza di volontario nel Centro Diurno - e' stato messo per iscritto in un verbale di assemblea di condominio che il legale dell'associazione, Manuela Di Menno Di Bucchianico, ha definito nullo.

"In questo documento si mette nero su bianco che i pazienti del centro diurno avrebbero potuto procurare a donne e bambini 'incontinenza' - ha detto l'avvocato Di Bucchianico - ritengo nullo il verbale, personalmente non mi sarei mai immaginata di trovarmi dinanzi a una simile descrizione di persone umane che in quanto malate vanno curate.

Non abbiamo voluto proseguire per le vie legali per tutelare i pazienti, ma non possiamo tacere una simile condotta discriminatoria".

La nuova destinazione e' stata individuata dalla Asl tramite un bando, visto che la sede dove si svolgono le attivita' del Centro Diurno dal 1996 non e' piu' idonea ad ospitarlo.

"Sono dispiaciuta da lancianese - ha detto il presidente dell'associazione Altri Orizzonti, Giovina Nasuti - ma a questo rifiuto rispondiamo con un corso di formazione e informazione perche' c'e' troppa ignoranza su un tema e una malattia che riguarda molte piu' persone di quanto noi crediamo".

 


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