Obiettivo ottavi per il Messico di Hernandez e Dos Santos, tra speranze e ritiro "francescano"

Tra i convocati anche la bandiera Rafa Marquez

03 Giugno 2014   07:09  

Ha rischiato seriamente di mancare alla rassegna iridata, ma alla fine il Messico del ct Miguel Herrera è riuscito nell'intento di qualificarsi alla sua sedicesima Coppa del mondo, ultima tra le prossime partecipanti.

Ben più ostacoli del previsto, infatti, hanno contrassegnato il cammino della "Tricolor" durante la fase di qualificazione: solo all'ultima giornata del girone centroamericano, infatti, i messicani sono riusciti ad agguantare il quarto posto che li ha condotti allo spareggio contro la Nuova Zelanda, poi letteralmente schiantata (9-3 il totale delle due gare, frutto del 5-1 di Città del Messico e del successivo 2-4 di Auckland).

A corredo, ben tre avvicendamenti in panchina, fino all'arrivo di Herrera. Passata la paura di mancare all'appuntamento, il Messico si presenta ai nastri di partenza con il dichiarato obiettivo di superare la prima fase: tolto il Brasile, si profila una lotta equilibrata con Croazia e Camerun. Per facilitare le cose, la federazione "Tricolor" ha deciso di optare per un ritiro all'insegna della morigeratezza per i membri della spedizione in terra carioca: niente sesso, niente alcool e niente carne rossa, soprattutto bovina, onde evitare rischi con l'antidoping.

Per conseguire l'impresa, il selezionatore messicano farà particolare affidamento su quei giocatori militanti in Europa, su tutti l'attaccante del Manchester United Javier Hernandez ed il fantasista del Villareal Giovani Dos Santos.

"El Chicharito", arrivato tra i "Red Devils" nel 2010, è reduce da un paio di stagioni da riserva di lusso, chiuso dall'abbondante ed agguerrita concorrenza, e punta sull'imminente rassegna iridata per ricordare agli inglesi le proprie doti di bomber. Quanto a Dos Santos, ex punta di diamante della cantera del Barcellona, da anni è considerato una delle più grandi promesse del calcio internazionale: finora ha sempre deluso le aspettative, il Mondiale potrebbe essere la sua grande occasione di rilancio.

Tra gli altri punti di forza, il portiere dell'Ajaccio Guillermo Ochoa e, soprattutto, l'ex difensore del Barça Rafael Marquez, leader indiscusso del reparto arretrato a dispetto delle 35 primavere. Mancherà, invece, un altro elemento che avrebbe fatto non poco comodo, l'attaccante della Real Sociedad Carlos Vela, che mesi fa aveva sostenuto di non sentirsi "emotivamente pronto" per la rassegna.

La "Tricolor" scenderà in campo per la prima volta il 13 giugno a Natal contro il Camerun (ore 13 locali, le 18 italiane), per poi sfidare i padroni di casa del Brasile il 17 a Fortaleza (ore 16 locali, le 21 in Italia) e, in ultimo, la Croazia il 23 a Recife (le 17 locali, le 22 da noi".

 

I 23 convocati del ct Miguel Herrera

Portieri: Jesus Corona (Cruz Azul), Guillermo Ochoa (Ajaccio/Francia), Alfredo Talavera (Toluca)

Difensori: Paul Aguilar (Club America), Andres Guardado (Bayer Leverkusen/Gemania), Miguel Layun (Club America), Rafael Marquez (Leon), Hector Moreno (Espayol/Spagna), Diego Reyes (Porto/Portogallo), Francisco Javier Rodriguez (Club America), Carlos Salcido (Tigres)

Centrocampisti: Isaac Brizuela (Toluca), Marco Fabian (Cruz Azul), Hector Herrera (Porto/Portogallo), Juan Carlos Medina (Club America), Javier Aquino (Villarreal/Spagna), Carlos Pena (Leon), Jose Juan Vazquez (Leon)

Attaccanti: Giovani Dos Santos (Villarreal/Spagna), Javier Hernandez (Manchester United/Inghilterra), Raul Jimenez (Club America), Oribe Peralta (Santos Laguna), Alan Pulido (Tigres)

Lorenzo Ciccarelli


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