Il candidato sindaco di Teramo 3.0 Gianluca Pomante scrive al sindaco Maurizio Brucchi in merito all'occupazione dei locali del'Ex oviesse da parte di giovani e artisti teramani.
''Egregio Signor Sindaco,
Lei è talmente ossessionato dalla competizione elettorale da considerarmi ormai responsabile di qualunque cosa accada a Teramo e non Le sia gradito. Le cose non stanno come Lei ha detto.
Sono stato presente fin dal primo giorno all’evento dell’occupazione perché, vista la Sua irragionevole assenza e considerato il coinvolgimento di alcuni carissimi amici da ambo le parti, dopo i primi momenti di concitazione ho ritenuto opportuno intervenire (nonostante sapessi che l’episodio sarebbe stato strumentalizzato contro di me per fini elettorali, cosa che Lei ha fatto puntualmente) e cercare di placare gli animi per trovare una mediazione tra le posizioni degli artisti e quelle delle Forze dell’Ordine.
L’ho fatto soprattutto per evitare che la nostra città subisse lo scotto di uno sgombero forzato a fronte di una manifestazione pacifica.
Ho svolto il ruolo di conciliazione che avrebbe dovuto svolgere Lei, Signor Sindaco, in qualità di primo cittadino e di Autorità di Pubblica Sicurezza. Troppo comodo trincerarsi dietro l’arroganza del potere.
Lei ha il dovere morale e giuridico di chiarire la posizione del Comune di Teramo.
Se l’immobile adibito a sede del Teatro Comunale è effettivamente concesso in uso gratuito ad una Società che organizza eventi e spettacoli, cosa impedisce di affidare gli altri spazi agli artisti che ne hanno fatto richiesta?
Se l’immobile è inagibile, come da Lei dichiarato, come poteva il locale essere utilizzato dalla Oviesse fino a due mesi fa e come è stato possibile bandire una gara per l’assegnazione ad un nuovo conduttore?
In ogni caso, non sarebbe stato opportuno rendere agibili i locali prima dell’assegnazione, per accrescerne il valore?.
Posto che i beni del patrimonio disponibile dell’Ente, per i contratti di locazione, seguono le norme del diritto privato e non sono ammesse deroghe (il contratto minimo è di 6 anni + 6 anni), dobbiamo ritenere che Lei intendesse realizzare il nuovo teatro tra 12 anni o che il bando fosse illegittimo?
Che posizione aveva assunto l’Avvocatura Comunale su questo aspetto della vicenda?
Se l’intenzione era fin dall’inizio quella di destinare i locali alla stessa funzione chiesta dagli artisti, cosa Le impedisce ora di ascoltarli?
Quanto alle presunte consultazioni popolari dell’Assessore Agostinelli, dato che mancano i relativi regolamenti, dobbiamo ritenere che fossero illegittime o che fossero semplici incontri senza alcuna valenza giuridica?
A mio avviso, dovrebbe adottare la seguente soluzione: chieda la costituzione di un tavolo di lavoro, sotto la supervisione di S.E. il Prefetto di Teramo, affinché si trovi la soluzione giuridica e tecnica che consenta di conciliare le richieste degli artisti con quelle del Comune e delle Forze dell’Ordine.
Quindi bandisca un concorso per la presentazione di progetti per il nuovo teatro comunale, tra i quali far scegliere alla città quello più gradito, approvando, contestualmente, il Regolamento per le consultazioni comunali.
Successivamente sarà possibile concentrarsi sul problema del reperimento dei fondi che, a suo dire, è già risolto.
Sono a Sua disposizione per ogni necessità e non ho timore di farLe visita presso la casa comunale.''