Occupazione nell'edilizia , tra 2008 e 2014 è scesa del 22,6%

23 Giugno 2015   15:44  

L'occupazione complessiva nelle costruzioni e' scesa del -22,6% tra 2008 e 2014; con un crollo degli apprendisti del -71,4%, un calo degli operai del -28,5%, mentre per impiegati, quadri e dirigenti e' stato del -20,1% e per gli indipendenti dell'11,2%. E' quanto emerge dallo studio Feneal/Cresme.

La flessione degli operai iscritti alla Casse Edili e' stata del 44,8% contro il -28,5% dell'intero settore.

 Secondo l'indagine e' urgente anche ripensare una nuova forma di contratto, quello edile infatti e' piu' costoso di fronte ad altre forme contrattuali, inoltre l'attivita' del settore delle costruzioni si sta sempre piu' integrando in attivita' fatta di costruzioni-impianti e servizi ed e' sempre piu' parcellizzata in attivita' specializzate.

Per questo, "e' arrivato il momento di pensare ad una nuova forma contrattuale che salvaguardi le caratteristiche di cantiere e riequilibri almeno le differenze tra i diversi competitors che operano nel settore.

La partita competitiva non puo' essere cosi' squilibrata tra chi opera in un modo e chi in un altro, è arrivato forse il momento in cui tutti coloro che operano su un cantiere edile applichino lo stesso contratto, un contratto che tenga conto dell'evoluzione in atto, ma anche delle caratteristiche del settore e dell'attivita' edilizia".

Insomma "il settore e' diverso dagli altri settori industriali e richiede un modello contrattuale particolare, per tutti quelli che operano in cantiere. Un contratto di cantiere equilibrato, che riduca i costi di quello attuale degli edili, e che deve essere applicato a tutti coloro che operano nelle costruzioni". 
   
"Anche chi vanta un contratto diverso, come ad esempio gli impiantisti o altre attivita', dovrebbe poter contare su due tipologie di contratto: uno per l'attivita' che si svolge in fabbrica, luogo immobile dove si realizzano prodotti che si spostano e dove l'organizzazione dell'attivita' e' piu' semplice; e uno che svolge nel cantiere, luogo dove ogni volta per realizzare il prodotto e' necessario realizzare anche la fabbrica che lo produce, per poi smantellarla una volta terminato il prodotto. Il disegno di un contratto unico di cantiere e' uno dei temi chiave da affrontare nella attuale situazione critica del settore delle costruzioni, un tema in grado di riequilibrare le asimmetrie competitive in termini di costo, ma anche di cogliere lo spirito innovativo di un nuovo settore fatto di costruzioni-impianti e servizi". 


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