Oggi si inaugura a Pescara la Casa di Accoglienza della Caritas con il Cardinal Bagnasco

20 Giugno 2013   09:42  

“Una struttura straordinaria, capace di assicurare ospitalità notturna ad almeno 60 utenti senzatetto, 40 uomini e 20 donne, prevedendo anche spazi per diversamente abili. Le stanze sono tutte climatizzate, con controllo centrale dagli uffici al pianterreno, e poi ci sono la Cappella, il refettorio, e i cottage per la pronta emergenza. E’ la nuova Cittadella dell’Accoglienza realizzata dalla Caritas di Pescara in via Alento, su un terreno messo a generosa disposizione dalla Fondazione PescarAbruzzo che, dopo tanti sacrifici, è ormai pronta e verrà inaugurata domani, venerdì 20 giugno dall’arcivescovo Monsignor Tommaso Valentinetti, alla presenza, del Cardinal Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, un onore per l’intera città di Pescara che sottolinea ulteriormente la rilevanza di una tale struttura, unica nel suo genere, che ho avuto modo di visitare in anteprima nei giorni scorsi.

Quella struttura ha rappresentato da sempre un obiettivo da raggiungere e anche con la sua inaugurazione scriveremo una bella pagina della storia di Pescara perché attualmente nessun’altra città è dotata di un tale manufatto che ci consentirà di garantire l’adeguata accoglienza a tutti quei fratelli e sorelle che stanno vivendo, per scelta o meno, un momento di forte disagio nella propria vita e che vanno sostenuti”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia in vista dell’inaugurazione, domani, della Cittadella dell’Accoglienza

“Nei giorni scorsi la visita nel cantiere ormai alle ultime battute – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – è stata straordinaria, perché ho percepito chiaramente l’entusiasmo non solo di Don Marco, ma degli operai e dei progettisti stessi che hanno visto concretizzarsi quello che è un sogno non solo per la Caritas o per la Diocesi, ma per tutta la città.

Ogni anno, ogni qualvolta arriva l’inverno, si riparla della necessità di dotare Pescara di una struttura capace di dare accoglienza, in maniera organica e organizzata, alle decine di senzatetto che vivono in maniera stanziale, utenti in forte disagio che spesso hanno però scelto la vita in strada e rifiutano sistemazioni diverse. Sino a oggi abbiamo colmato tale lacuna attraverso il centro di prima accoglienza della Caritas, in via Gran Sasso, che però conta solo una ventina di posti letto, e poi attraverso il ricorso a 5 alberghi cittadini convenzionati con il Servizio Politiche sociali del Comune, oltre che con il supporto di Rete Ferroviaria Italiana che, in uno spirito di grande collaborazione istituzionale, non ha mai negato uno spazio per i senzatetto, una situazione che ci ha dunque consentito di fronteggiare con una certa serenità i rigori della stagione fredda, ma è evidente che Pescara, una città di 127mila abitanti residenti, peraltro sede di importanti infrastrutture che la rendono anche punto di passaggio di molti senzatetto ‘nomadi’, ossia utenti che magari si spostano da una città all’altra e chiedono un minimo supporto solo per due o tre giorni, aveva e ha bisogno di una struttura fissa, stabile, organizzata e attrezzata a dare ospitalità a chi più ne ha bisogno, una struttura sulla quale poter contare sempre.

E da domani Pescara, dopo anni di sacrifici, avrà tale struttura. L’intero complesso, denominato ‘Cittadella dell’Accoglienza’ è stato realizzato su un terreno situato in via Alento e messo a disposizione dalla Fondazione PescarAbruzzo, con fondi della Cei che ha creduto nelle necessità della città e nell’ostinazione di Don Marco e dell’arcivescovo Valentinetti nel portare avanti un progetto senza dubbio ambizioso e difficile, ma che oggi, proprio grazie a quella ostinazione istituzionale, che ha visto anche l’impegno della nostra amministrazione comunale nei suoi viaggi a L’Aquila per ottenere fondi anche dalla Regione Abruzzo, è divenuto realtà. La struttura è bella: riservata quanto basta, ma al tempo stesso anche sufficientemente visibile e facilmente raggiungibile, nel complesso è stato previsto un grande refettorio, ricavato nel vecchio capannone situato sulla sinistra del cancello d’ingresso; sul lato destro sono stati riallestiti i vecchi alloggi in legno, primo nucleo di quel dormitorio-Cittadella della Carità che era stata allestita molti anni fa nell’area dell’ex Napolplast, in via Salara Vecchia, e quegli alloggi verranno utilizzati per le emergenze, ovvero per dare un ricovero d’urgenza a utenti eventualmente trovati in strada, all’addiaccio, in attesa di verificare meglio le relative situazioni.

Al centro dell’area c’è l’enorme nuova struttura perfettamente allestita per ospitare la Cittadella dell’Accoglienza: al piano terra sono stati localizzati i servizi di portineria, registrazione, sala colloqui e alcune camere che ospiteranno eventuali utenti diversamente abili, con i servizi igienici perfettamente a norma. Poi ci sono 60 posti letto in tutto, con una separazione rigida tra reparto donne, 20 posti letto, e reparto uomini con 40 posti letto e camere da due, tre o anche sei letti, a seconda delle dimensioni. Ogni camera è dotata di armadi, comodini e servizi igienici personali. Lungo i corridoi ci sono telecamere per controllare il corretto utilizzo degli spazi, e soprattutto la regolazione di luce e calore o del refrigerio d’estate vengono controllati dagli uffici amministrativi al pianterreno dove lavorerà esclusivamente personale della Caritas. Questo perché ci sarà un regolamento molto rigido e chiaro per poter usufruire di tale ospitalità, in modo da evitare tensioni inutili tra i vari utenti presenti, determinati, magari, da chi vuole tenere accesa o spenta la luce di notte.

A decidere per tutti, secondo regole che dovranno essere sottoscritte per accettazione dagli ospiti della struttura, sarà dunque solo ed esclusivamente il personale della Caritas. All’interno della struttura è stata poi prevista una sala di incontro e aggregazione e soprattutto una cappella raccolta, ma straordinaria, dove addirittura è stato sistemato un vecchio binario originale delle Ferrovie, che verrà ricoperto con una lastra di vetro infrangibile, a ricordare per sempre anche il legame con la stazione centrale che per anni ha dato ospitalità ai nostri senzatetto. Per domani è stata prevista una giornata importante che vedrà l’arrivo del Cardinal Angelo Bagnasco già in mattinata, alle 11, per una conferenza stampa; alle 12.15 il cardinale visiterà la Comunità monastica delle Carmelitane e alle 16.30 la Benedizione della Cittadella dell’Accoglienza ‘Giovanni Paolo II’, per scrivere insieme una pagina della storia cittadina e spuntare un altro impegno del mio programma di governo”.

 


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