Ombrina mare: il sostegno del governo Monti e il gioco ambiguo del Pdl

15 Aprile 2013   12:34  

Una ricostruzione della vicenda Ombrina Mare 2 da parte Aida Cericola Alfredo Borioni Farinellli.

''Il cosiddetto "Progetto Ombrina Mare 2" che risponde ufficialmente al nome di "Concessione di coltivazione idrocarburi d30 B.C-MD"  è partito nel 2009 con l'inizio della procedura di VIA al Ministero dell'Ambiente e consiste nell'ormaggiare a circa 6 miglia marina dalla "Costa dei Trabocchi", area in predicato per diventare parco nazionale, uan gigantesca raffineria galleggiante lunga trecento metri e larga trenta.

La questione era stata in realtà superata a seguito dell'entrata in vigore del D. Lgs. 128/2010 come modificato dall'art. 3 del D.Lgs. 121 del 7 luglio 2011, (Governo Berlusconi) con il quale veniva stabilito il divieto per le attività di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi nelle zone di mare poste entro 12 miglia marine dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette.

In virtù della disposizione suddetta il Ministero dell'Ambiente rilasciava parere negativo al progetto.

Apparentemente una storia a lieto fine. Se non fosse che a questo punto arriva il Governo Monti.

Con D.L n. 83 del 22 giugno 2012 il Governo (Monti) ha fatto salvi, rispetto al divieto anzidetto, i procedimenti concessori in corso alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 128/2010, ovvero tutti i procedimenti che la legge precedente aveva bloccato, vengono magicamente riattivati.

Pertanto in seguito alla sopraggiunta normativa il Ministero dell'Ambiente ha riattivato il procedimento per il rilascio dell'autorizzazione.

E qui la cosa si fa ancora più intrigante.

Il Ministero dell'Ambiente ha richiesto, come da procedura, il parere della Regione Abruzzo non una, ma ben due volte.

Il Presidente della Regione Chiodi afferma che le lettere richiedenti il parere della Regione Abruzzo non sono mai arrivate o che sono state ignorate in quanto lettere inviate alla Presidenza della Regione solo per conoscenza.

A questo punto, il Ministero dell'Ambiente, visto che la Regione Abruzzo non esprimeva alcun parere, ha rilasciato parere positivo al progetto, nonostante l'opposizione di tutte le altre amministrazioni locali, in data 25/01/2013.

Come potete ben immaginare la cosa ha scatenato il pandemonio, costringendo il Presidente Chiodi a precipitarsi a Roma per far inserire il parere negativo della Regione Abruzzo, costringendo il Ministero ad un supplemento di indagine, come peraltro riportato nella procedura di VIA presente sul sito del Ministero dell'Ambiente

E qui al momento si ferma la nostra storia.

Anzi no, perchè con l'insediamento della nuova Legislatura, anche le forze politiche parlamentari si stanno muovendo, con un discreto numero di interpellanze, interrogazioni ed un paio di proposte di legge per cancellare la modifica fatta dal Ministro Passera. 

Tra queste documentazioni presentate in entrambe le camere non siamo riusciti a trovare niente da parte del PDL, cosa che ci lascia sinceramente stupiti in quanto proprio loro dovrebbero difiendere "l'onore" del Presidente Chiodi, loro compoagno di partito. 

In tutta sincerità speriamo di non essere stati noi capaci di trovare questa documentazione.''

 


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