Omicidio Pavone, il Pm Mantini chiede condanna a 30 anni per Gagliardi

La sentenza potrebbe arrivare in serata

15 Luglio 2015   12:49  

 Trent'anni di carcere per Vincenzo Gagliardi. È la richiesta del pm della Procura di Pescara, Annarita Mantini, nel corso del processo con rito abbreviato a carico del dipendente delle Poste accusato dell'omicidio dell' ingegnere informatico Carlo Pavone, morto dopo un anno di coma dopo essere stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco sotto casa a Montesilvano nell'ottobre 2013.

La requisitoria del pm è durata quasi due ore.

Presente in Aula, davanti al gup Mariacarla Sacco, l'imputato Gagliardi, che ha preso parte a tutte le udienze e due familiari di Pavone: il fratello Rocco e la sorella Adele.

In questi minuti hanno preso la parola i legali di parte civile, mentre solo nel pomeriggio sarà la volta degli avvocati della difesa.

La sentenza, se non si renderà necessaria un'ulteriore udienza per la discussione, potrebbe arrivare in serata ma si sta prefigurando la possibilità della mattinata di domani.

Gagliardi, accusato di omicidio volontario premeditato, avrebbe ferito la vittima con un colpo di arma da fuoco, sotto casa a Montesilvano (Pescara), il 30 ottobre del 2013: Pavone è deceduto il 16 novembre 2014, dopo un anno di coma.
   


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