Omicidio Rea: Lavoro d'indagine NO STOP per trovare il killer

23 Aprile 2011   09:50  

E' stata una lunga notte di lavoro al comando provinciale dei carabinieri di Ascoli dove sono state svolte attività di intelligence mirate per cercare di dipanare il giallo dell'assassinio di Carmela Melania Rea, la giovane mamma scomparsa da Colle San Marco mentre stava facendo una scampagnata con il marito e la loro bambina e trovata cadavere due giorni dopo nel Teramano.

Il marito, il fratello e il cognato sono stati sentiti a lungo quali persone informate dei fatti sino alle 00:30 alla presenza dei pm di Ascoli Umberto Monti, Carmine Pirozzoli e della collega della Procura di Teramo Greta Aloisi.

Erano arrivati in caserma intorno alle 17:30 di ieri. Al termine dell'audizione nessun provvedimento di fermo è stato emesso nei confronti di alcuno.

I magistrati hanno voluto cristallizzare una serie di punti emersi ieri durante i sopralluoghi a Ripe di Civitella (Teramo) dove è stato trovato il 20 aprile il cadavere della donna e a Colle San Marco, dove due giorni prima, il 18 aprile, Melania è scomparsa mentre era in compagnia del marito Salvatore Parolisi e della loro bimba Vittoria di 18 mesi.

I carabinieri stanno sentendo, e sentiranno nelle prossime ore, anche persone estranee alla famiglia della donna assassinata. Anche oggi e domani, Pasqua, proseguiranno senza sosta accertamenti tecnici, con particolare attenzione alle utenze telefoniche.

Stamani verrà effettuato un ulteriore sopralluogo sul luogo della scomparsa, concentrato in particolare nel tratto di strada che Melania Rea ha percorso da sola per andare al bagno, prima di sparire nel nulla.

Sul posto ancora i Ris e agenti della Guardia Forestale con i cani molecolari specializzati nell'individuazione di tracce di sangue. Verrà di nuovo controllata a fondo anche la zona alle spalle del cippo in ricordo dei Caduti della Seconda guerra mondiale, posizionato proprio all'inizio del pianoro di San Marco, a poche centinaia di metri dal parco giochi dove la famigliola si era fermata a giocare con la bambina.

C'é attesa per conoscere i risultati dell'esame sul liquido trovato all'interno della siringa conficcata nel petto della vittima.


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