Omicidio Rea: Parolisi, domani arringa di procura e parte civile

18 Ottobre 2012   18:23  

Domani alle 9,30, riprendera' a Teramo il processo con rito immediato a Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore dell'Esercito, attualmente detenuto nel carcere della citta', accusato del delitto della moglie Melania Rea, avvenuto il 18 aprile del 2011 al bosco delle Casermette a Civitella del Tronto (Teramo).

Quella di domani sara' l'udienza in cui il gup, Marina Tommolini, ascoltera' sia la procura che le parti civili rappresentate dall'avvocato Mauro Gionni. In aula ci saranno sicuramente il fratello di Melania, Michele Rea e lo zio Gennaro.

L'arringa della parte civile (l'avvocato Gionni rappresenta anche la figlioletta di Melania e Salvatore per la quale chiedera' i danni) e' condensata in 80 pagine nelle quali il legale di fiducia dei Rea ripercorrera' tutta la vicenda, le tappe processuali, le risultanze investigative e le perizie depositate.

In particolare focalizzera' l'attenzione sui tanti indizi (il falso alibi, il comportamento seguito dopo l'omicidio e la scoperta del cadavere della donna di Somma Vesuviana, le testimonianze, le celle telefoniche agganciate dal cellulare, il Dna, le perizie ed altro) a carico del sottufficiale dell'Esercito per giungere alla conclusione che solo Salvatore puo' essere l'assassino della moglie.

Per l'avvocato dei Rea, Melania non e' mai stata a Colle San Marco ma portata direttamente a Ripe di Civitella.

L'azione omicidiaria si e' sviluppata, secondo la parte civile, in un possibile arco di tempo che va dalle ore 14 alle ore 15 circa del 18 aprile 2011. Melania, alle 13,36 ha parlato per l'ultima volta con la madre al telefono (per 7 minuti e 32 secondi), dicendo che ha finito di pranzare e che sarebbero andati a San Marco "ragione per cui Parolisi e' comunque costretto ad andarci dopo l'omicidio perche' quello era il luogo di destinazione conosciuto da terzi", argomenta l'avvocato Gionni.


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