Nicodemo Gentile, Valter Biscotti e Federica Benguardato, avvocati difensori di Salvatore Parolisi, il caporal maggiore richiuso al carcere di Teramo condannato a vita per aver ucciso a pugnalate la moglie Melania Rea, hanno messo a punto la strategia difensiva per ribaltare il verdetto nel processo di appello.
I termini scadranno l'11 marzo, ma la presentazione sarà effettuata molto prima.
I legali sostengono che a carico di Parolisi sia stato condotto un processo indiziario senza la prova concreta che ad uccidere Melania sia stato il marito Salvatore.
I legali mettono in dubbio, perché non supportato da prove, il movente del rapporto sessuale negato, ed anche i molteplici e incoerenti moventi su cui si basa il teorema dell'accusa e la conseguente condanna.
Affermano che alcuni test sul dna favorevoli alla difesa, e non sono stati presi in considerazione. E sono deboli ed anzi inconsistenti le prove relative algi spostamenti e alla tracce trovate sul luogo del delitto.