Omicidio Rea: finito l'udienza d'appello, la sentenza lunedì

28 Settembre 2013   08:38  

 Terminata l' udienza in Corte d'Assise d'Appello per l'ex caporal maggiore dell'Esercito Salvatore Parolisi, accusato, e condannato all'ergastolo, per l'omicidio  della moglie Melania Rea il 18 aprile del 2011 con 35 coltellate.  Nel boscho delle Casermette a Ripe di Civitella del Tronto (Teramo).

I legali di Parolisi, hanno dichiarato che le prove andranno sicuramente ad invalidare la prima sentenza 
 "Abbiamo fornito argomentazioni di rilievo e siamo certi che la Corte avra modo di riflettere.
Abbiamo offerto documenti e prove durante la discussione  e sono stati presentati elementi importanti con solide argomentazioni per smontare la ricostruzione fatta dal  giudice di primo grado per cui siamo convinti che l' accusa avra' perplessita'".
Così ha detto l'avvocato Walter Biscotti, uno dei legali di Salvatore Parolisi, all'uscita della Corte d'Assise d'Appello dell'Aquila.
L' avvocato Nicodemo Gentile, ha parlato di tre lettere che Parolisi ha consegnato ai giudici nelle quali "si evince il bene che voleva a Melania".
"Ha scelto di produrle per far capire alla Corte che non e' colpevole nonostante il difficile rapporto con la moglie alla quale voleva bene.
Certo, aveva un' amante e questo e' una specie di sport nazionale, ma non sufficiente per poter dire che e' un uomo malato e che poteva uccidere la moglie".

La famiglia di Melania rimane convinta della sua colpevolezza, lo dice il fratello Michele che afferma "forse oggi ha tentato di farsi uscire qualche lacrima ma poi e' stata la solita piagnucolata. Ha dato alla Corte tre lettere che si era scritto con Melania qualche anno fa. Non capisco come non abbia dato quelle che ha scritto dal carcere all' amante alla quale diceva di amarla".
Michele Rea continua nella certezza che sia Parolisi il colpevole dell'omicidio  "Ha fatto la cosa piu' tremenda - ha commentato riferendosi all'omicidio della sorella - ha fatto la cosa piu' vigliacca e pertanto merita la pena massima dell' ergastolo".

Per il legale della famiglia Rea avvocato Mauro Gionni, in questo appello vede la colpevolezza di Parolisi nonostante dice:  "Al di la' dei ruoli, i miei colleghi lo stanno facendo bene, le difese non sono riuscite ad insinuare il dubbio: non ho notato nulla di nuovo eccetto la motivazione della sentenza e il movente". . "Pero' il mio pensiero  e' che gli elementi sulla colpevolezza di Parolisi ne escono rafforzati perche' non sono emerse ipotesi alternative e persone alternative".

 

Alla fine del dibbattimento il procuratore generale Romolo Como ha commentato;  "Le difese hanno insistito su quanto si sapeva, non ce' niente di nuovo ma certamente riflettero'".

L'avvocato alla fine ha chiesto l' assoluzione per Salvatore Parolisi. "Abbiamo fatto tutto il possibile - ha detto - per ingenerare un dubbio alla Corte. E' un grande risutato. Speriamo ora nel convincimento totale sull'innocenza di Parolisi".


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