Omicidio San Salvo: Efferata e crudele l'uccisione di Albina Paganelli, quei terribili ultimi attimi

16 Agosto 2012   09:52  

Una difesa disperata quella della 69enne Albina Paganelli rea, con ogni probabilità, di aver riconosciuto i suoi aguzzini, lei ha tentato disperatamente di parare quei fendenti mortali sferrati con un coltellaccio da cucina.

E' evidente dai segni sulle mani che avranno cercato di parare il pugnale, ma le coltellate sono state troppe e troppo violente fino alle decima che, lateralmente, le ha perforato un polmone e l'ha fatta morire in pochi fatali minuti.

Tutto in pochi minuti, tutto tra le grida e urla di terrore e disperazione della vittima, tanto che la pur tempestiva chiamata al 112 fatta dai vicini terrorizzati a nulla è servita, quando i sanitari del 118 e i militari sono arrivati era ormai troppo tardi per salvarle la vita e per prendere in flagranza quei balordi.

Il Capitano Giuseppe Loschiavo fra i primi ad intervenire ha dichiarato alla stampa:

Quando siamo arrivati sul posto insieme agli operatori del 118, la donna era già morta, la casa era completamente a soqquadro e i suoi aggressori erano fuggiti

Comunque quell'intervento prontissimo a fatto si che dopo poche ore già i primi due sospetti fossero fermati, un 28enne di San Salvo Vito Pagano ed un 1enne Gelu Kelmus, rumeno, ma di stabile dimora nel paese della costa chietina.

I due, sotto torchio per ore, si sono accusati a vicenda, nelle successive perquisizioni nelle loro abitazioni sono stati rinvenuti elementi di prova inconfutabili, dal Pagano addirittura l'arma del delitto, quel coltellaccio da cucina e delle scarpe insanguinate.

Così il sostituto Procuratore Enrica Medori ha potuto confermare il fermo giudiziario e trattenerli in carcere, anche del l'italiano continua a negare l'omicidio, ma non l'effrazione in casa della Paganelli.

I suoi difensori gli avvocati Fiorenzo Cieri e ClementinaDeVirgilis sono decisi:

Lui nega, ammette di essere entrato a casa di Albina Paganelli ma solo dopo l’omicidio e punta il dito contro il romeno

In corso di svolgimento l'autopsia della donna, ritrovata dai sanitari del 118 raggomitolata, esanime nel suo stesso sangue.

Nel mezzo una cittadina che si interroga su un delitto così efferato, in un momento di senzazione di insicurezza assoluta tra aggressioni, furti, stupri tutti perpretrati in quel territorio, tra Vasto, San Salvo, e Lanciano.

Da mesi i cittadini chiedono sicurezza, ma quest'ultima sembra sempre più un'utopia ed in molti hanno deciso di fare da soli, porto d'armi e pistola, sistemi anti intrusione, grate, sembra di essere in Sud America, in realtà siamo nella costa più bella d'Abruzzo che per il 50% vive di turismo, quello stesso mercato che presto scomparirà se le istituzioni, Prefetto in primis non sapranno reagire in modo duro e deciso.

Se quella sensazione di tranquillità non verà restituita agli abitanti.

Nel frattempo i due giovani sono stati accompagnati nel carcere di Torre Sinello. Domani è prevista l’udienza con il giudice che deve decidere sul provvedimento di fermo di polizia giudiziaria.


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