Omicidio San Salvo, mercoledì l'esame delle tracce al Ris di Roma

20 Agosto 2012   16:38  

Il comune coltello da cucina, con una lama che sarebbe di poco superiore ai 10 centimetri, scoperto in un borsone che Vito Pagano aveva in casa, ricoperto di impronte. E poi due banconote da 5 e 10 euro trovate in una tasca dei suoi pantaloni con tracce di sangue.

E' fissato per mercoledì prossimo l'esame su impronte, tracce ematiche e materiale organico rinvenuto in casa di Albina Paganelli, la pensionata uccisa a San Salvo.

Il Ris di Roma, analizzando le tracce isolate dai carabinieri sul luogo del delitto, proverà così a far luce sull'omicidio della 68enne trovata cadavere nella sua casa di via Fedro nella notte del 14 agosto. Le risposte potrebbero rivelarsi decisive per le indagini coordinate dai pm, Enrica Medori e Giancarlo Ciani.

Pagano, 28 anni, di San Salvo, in carcere per il delitto, è indagato insieme a Gelu Chelmus, 31, rumeno residente in città, entrambi accusati di omicidio volontario aggravato e rapina aggravata. Chelmus, difeso dagli avvocati Giuseppe Piserchia e Andrea Chierchia, si è dichiarato totalmente estraneo ai fatti.

Gli avvocati di Pagano, Clementina De Virgiliis e Fiorenzo Cieri, non presenteranno istanza di scarcerazione al Tribunale del riesame dell'Aquila prima di conoscere i risultati dei Ris, nei cui laboratori di Roma invieranno un perito di parte per assistere agli esami.


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