Omicidio di Bellante, il pm contesta a Ciabattoni premeditazione e futili motivi

L'assassino rischia l'ergastolo, ma chiederà il rito abbreviato

23 Agosto 2013   10:02  

Linea dura del pm Davide Rosati nei confronti di Mario Ciabattoni, il 74enne di Bellante che martedì ha ucciso con una fucilata la vicina di casa, la 49enne Felicia Mateo.

Il magistrato ha infatti contestato all'omicida l'accusa di omicidio volontario aggravato da premeditazione e futili motivi, che potrebbe portare ad una condanna all'ergastolo.

Sull'accusa di premeditazione sussistevano a dire il vero pochi dubbi, dal momento che é stato accertato come Ciabattoni, con estrema freddezza, abbia atteso la Mateo al balcone e l'abbia poi freddata al suo ritorno con una precisa fucilata da cinque metri, mentre più incerti apparivano i contorni delle motivazioni futili, poiché, ferma restando l'assurdità dell'accaduto, é pur vero che da sette anni tra i due vi erano continue incomprensioni ed accese liti, al punto che alla 49enne dominicana era stato ingiunto il divieto di risiedere in via Guido Rossa, misura poi commutata in obbligo di firma.

Ciabattoni sarà oggi chiamato a difendersi dinanzi al gip Giovanni De Rensis nell'udienza di convalida, in cui probabilmente il difensore dell'uomo avanzerà la richiesta di arresti domiciliari per l'età avanzata e la salute non ottimale, cui senza dubbio il pm si opporrà in tutti i modi.

Altrettanto probabile appare la scelta della vittima per il rito abbreviato, in modo da avere lo sconto di un terzo della pena.


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