Omicidio di Martinsicuro, caccia ai due presunti complici di Ziu

La compagna della vittima: "Voleva uccidere anche me"

10 Giugno 2015   11:24  

Continuano le indagini in merito all'omicidio di Roberto Tizi, 35 anni, ucciso domenica sera dopo essere stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco, almeno uno dei quali fatale, nei pressi della propria abitazione a Martinsicuro.

L'indomani è stato arrestato colui che ha esploso i colpi mortali, Arjan Ziu, albanese di 49 anni, che ha di seguito confessato l'omicidio ed è ora rinchiuso nel carcere di Castrogno a Teramo.

Alla base dell'omicidio potrebbe esservi un violento alterco consumatosi tra i due alcune ore prima, confermato da varie testimonianze, nel corso del quale Ziu avrebbe avuto la peggio, benché stando ad indiscrezioni l'uomo avrebbe fornito agli investigatori ulteriori elementi di grande importanza, su cui vige però il più assoluto riserbo.

I carabinieri sono impegnati nella ricerca di due presunti complici di Ziu, occupandosi nel frattempo dell'esame dei filmati delle vicine telecamere e delle varie testimonianze raccolte, su tutte quella della compagna di Tizi, rimasta leggermente ferita alla caviglia nel corso della sparatoria ed ascoltata in qualità di persona informata dei fatti.

Da quanto risulta la donna, già dimessa dall'ospedale di Sant'Omero, avrebbe parlato della presenza di altre persone insieme a Ziu, sostenendo inoltre che probabilmente il 49enne avrebbe voluto uccidere anche lei, "poiché sono una testimone scomoda, avendo assistito alla lite di alcune ore prima".

Intanto, rischia di slittare a domani l'autopsia sulla salma di Tizi, inizialmente prevista per oggi. In ogni caso, dai primi esami, sembra sia stato possibile apprendere che un colpo di pistola avrebbe raggiunto l'addome della vittima.


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