Operazione Sparta dei CC, smantellato clan Spinelli dedito allo spaccio

16 Gennaio 2018   12:35  

I Carabinieri del Comando Provinciale di Pescara hanno dato esecuzione a 11 misure cautelari nei confronti di pregiudicati per lo più appartenenti a famiglie rom stanziali nella città di Pescara.

I provvedimenti sono stati emessi dal GIP del Tribunale di Pescara – Dott. Colantonio – su richiesta del P.M. Sostituto Procuratore Dott. Andrea Papalia, in relazione alle informative di reato trasmesse alla Procura dai militari del Nucleo Investigativo di questo Comando Provinciale.

Oltre ai provvedimenti custodiali, sono state eseguite 28 perquisizioni personali e domiciliari su decreto dell’A.g. nei confronti di ulteriori altrettanti indagati coinvolti nell’indagine.

L’operazione è stata estesa anche alle province di Chieti, Roma, Napoli, Bari e Reggio Calabria. Impiegati circa 15° carabinieri, unità cinofile antidroga e un elicottero del 5° Nucleo di Pescara. Le ipotesi di reato contestate sono detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina (movimento complessivo stimato in circa Kg. 10 nel corso dell‘indagine), nelle piazze di spaccio di Rancitelli e San Donato del capoluogo Pescarese (artt. 73 comma 1° e 80 del D.P.R. 9.10.1990 n. 309).

Le investigazioni, sviluppate tra il mese di ottobre 2015 e quello di giugno 2016, hanno avuto origine dal costante monitoraggio del territorio, dalle risultanze dell’attività info investigativa e dai conseguenti accertamenti sviluppati sul conto di soggetti dediti alla commissione di rapine a distributori di carburante i cui proventi venivano impiegati per acquistare stupefacenti per uso personale proprio dalla famiglia Spinelli.

L’attività di indagine, sviluppata attraverso il costante controllo del territorio e supportata da un’articolata attività tecnica, ha consentito di disvelare l’esistenza di due piazze di spaccio operanti all’interno di abitazioni di edilizia popolare nei quartieri “San Donato” e “Rancitelli” della città di Pescara, contraddistinti da consolidate dinamiche criminali e gestite da famiglie “Rom”, connotate a loro volta da consolidati rapporti di scambio reciproco per i rifornimenti provenienti periodicamente da grossisti legati a sodalizi criminali anche di tipo mafioso (tra i quali emerge la figura del CUPPARI Simone già latitante dallo scorso anno). Un secondo canale di rifornimento è emerso essere quello albanese. Sono decine e decine gli episodi di cessione di stupefacenti censiti.

Vera e propria centrale di spaccio l’abitazione della famiglia Spinelli nel quartiere di San Donato in via Rio Sparto, nonché in Rancitelli in via lago di Capestrano. Attorno a questi due poli vigeva un collaudato sistema di “vedette” - che ha coinvolto anche alcuni minori, la cui posizione è al vaglio dell’A.G. minorile – che vigilava sull’eventuale arrivo delle forze di polizia. Da queste postazioni venivano “filtrati” e selezionati i clienti.

Nel corso dell’attività, per la quale le dinamiche delinquenziali hanno reso necessario sviluppare costanti convergenze investigative con altri Reparti dell’Arma non soltanto in Abruzzo ma anche in Calabria e Lombardia, sono già stati operati significativi interventi di numerosi sequestri in flagranza.

Nel corso delle indagini sono state dunque arrestate complessivamente 18 persone e sequestrati oltre kg. 1,5 tra cocaina, marijuana e hascisch..



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