Oscar Giannino in Abruzzo per presentare il nuovo progetto politico "Fare per fermare il declino"

27 Gennaio 2013   17:47  

Entusiasmo e grande partecipazione nel capoluogo abruzzese dove Giannino ha anche visitato il centro storico che attende ancora la ricostruzione e la ripartenza. Giannino è il primo candidato premier che visita la città di L’Aquila. Decine di persone e rappresentanti della società civile lo hanno accolto e ascoltato i 10 punti del programma elettorale di Fare:

1)    fermare il debito pubblico;

2)    fermare la spesa pubblica;

3)    fermare le tasse;

4)    liberalizzare l’economia;

5)    sostenere i livelli di reddito e la formazione;

6)    fermare la corruzione e i conflitti di interesse;

7)    far funzionare la giustizia;

8)    liberare la potenzialità di giovani e donne;

9)    restituire alla scuola e alla università il ruolo di volano della società;

10)introdurre un vero federalismo trasparente.

 

“Nella giornata del ricordo della Shoah, è fondamentale ricordare non solo lo sterminio ma anche chi siamo rinnovando, soprattutto per i giovani, lo studio e la conoscenza affinché tutte le intolleranze siano cancellate”, ha dichiarato Giannino.

“Dare il voto alla destra e alla sinistra, responsabili solidalmente del declino degli ultimi 18 anni, vuol dire tornare indietro. Sarebbe masochistico credere alle loro teorie”. E quanto alla salita in politica di Mario Monti, Giannino afferma “che la sua agenda non ha numeri, non ha nessuna proposta concreta e non è credibile. L’alleanza con Casini, Fini e Montezemolo è portatrice di enormi conflitti di interesse”.

E quanto al voto utile “occorre far vedere risultati concreti attraverso la campagna elettorale, occorre farci conoscere e far parlare di noi: gli unici con un programma serio e giustificato coi fatti e i numeri. Questo è il voto utile”.

Nel visitare il centro storico di L’Aquila il leader di Fare ha dichiarato “che l’inefficienza dell’azione dello Stato si tocca con mano e si vede chiaramente”.  L’invito del leader di Fare è quello di organizzare una marcia comune fra gli aquilani e gli abitanti delle comunità dell’Emilia Romagna, anch’essi colpiti dal più recente terremoto e allo stesso modo abbandonati dal rimpallo delle responsabilità della politica e degli amministratori.

A sostenerlo ed accompagnarlo i candidati alla Camera dei Deputati e al Senato della lista Fare in Abruzzo, esponenti della società civile, non dediti alla politica, mai eletti precedentemente, casellario giudiziale pulito.


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