Ospedale Chieti inagibile, Febbo: "Sconcertante ma avevo ragione"

09 Agosto 2012   12:24  

"La lunga e travagliata storia del SS. Annunziata di Chieti e' arrivata ad uno snodo cruciale che purtroppo conferma quanto il sottoscritto aveva denunciato all'epoca dell'inaugurazione e come l'ospedale di Chieti sia il risultato di una pessima gestione della cosa pubblica". Cosi' l'assessore regionale Mauro Febbo, in merito al provvedimento d'urgenza preso da Regione e Asl per svuotare due ali dell'ospedale di Chieti a seguito del parere del tecnico del Tribunale di verificare le condizioni di staticita' della struttura e in attesa della perizia definitiva.

"Gia' nel 1999, quando ero Presidente della Provincia di Chieti - ricorda Febbo - avevo piu' volte segnalato le incongruenze e stranezze che avevano caratterizzato la costruzione del nosocomio teatino a cominciare da un progetto concepito oltre vent'anni prima dell'inaugurazione, alla ditte che si sono succedute nei lavori e ai finanziamenti che piovevano come manna dal cielo. Troppe cose sono state sottovalutate ma del resto sono fermamente convinto che l'Ospedale di Chieti, che pur rappresenta un importante punto di riferimento per l'intera provincia, sia il frutto di un modo di gestire la cosa pubblica tipico della prima Repubblica che oggi qualcuno osanna e spesso rimpiange. Spiace constatare ora, attraverso un'inchiesta della Procura, che quella struttura cosi' imponente presenti delle carenze strutturali dovute alle modalita' di costruzione e soprattutto a materiali scadenti.

Ancora una volta a distanza di anni - rileva Febbo - ci troviamo di fronte ad un altro flop di quella politica e di quella filosofia di amministrare anche la sanita' che ha prodotto risultati estremamente deludenti a fronte di un ingente utilizzo di soldi pubblici".

"Il SS. Annunziata - prosege l'assessore - la cui costruzione era iniziata nel dicembre del 1972, ultimato dopo ventisette anni dopo la posa della prima pietra, e' costato ben 236 miliardi delle vecchie lire e ha usufruito, si fa per dire, di sostanziosi finanziamenti a 'pioggia'. Ci sarebbero voluti 6 anni per ultimarlo ma proprio a causa di questa gestione impropria dei fondi pubblici e di un colpevole lassismo i tempi sono diventati biblici.

Oggi, a distanza di 13 anni dal taglio del nastro celebrato in pompa magna alla presenza anche dei rappresentanti locali e nazionali del centro sinistra (l'allora Ministro alla Sanita' era Rosy Bindi), ci troviamo di fronte ad una situazione che, come ha affermato il manager Zavattaro, apre scenari inquietanti. L'inaugurazione in pompa magna dell'ottobre 1999 c'erano anche l'allora assessore regionale Vincenzo Del Colle, il manager della Asl teatina avvocato Mauro D'Eramo, il direttore sanitario Rocco Salini, Antonio Falconio, Umberto Aimola e naturalmente Remo Gaspari che era Ministro della Sanita' al momento dell'inizio dei faraonici lavori".

"La Regione e la Asl - informa Febbo - sono gia' al lavoro per trovare una soluzione per quella che e' una vera e propria emergenza ma resta l'amaro in bocca perche' a fronte di un impressionante impegno di fondi pubblici, scopriamo di avere un'opera costruita male e che nonostante cio' abbia superato anche i collaudi. All'epoca avevo cercato di mettere in evidenza gli aspetti poco chiari di questa storia e per questo avevo deciso di non prendere parte alla cerimonia di inaugurazione; oggi vedo confermate le mie tesi anche se questo sinceramente non mi conforta".

"Ci sono voluti 13 anni perche' le mie critiche trovassero conferma - conclude Febbo - e spero che non ce ne vogliano altrettanti per darmi ragione anche sugli scandali prodotti dal centrosinistra come Eurobasket 2007 e Giochi 2009/Villaggio del Mediterraneo". 


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