Parco D'Avalos più sicuro con il servizio interforze

12 Agosto 2013   18:33  

Ha preso il via il servizio di controllo, da parte della Polizia provinciale e delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV), nel Parco D'Avalos del capoluogo adriatico, in collaborazione e con il supporto della Polizia municipale. Gli operatori della polizia provinciale e le Gev, coordinati rispettivamente dal comandante Giulio Honorati e da Liliana Febbo, possono contare sul prezioso supporto dell'unita' cinofila, composta dall'istruttore tenente Elvio Piscione e dal pastore belga Malinois, di nome Ally, che e' stato donato alla Provincia da Claudio Cetrullo, del Centro cinofilo Colle di Sale di Citta' Sant'Angelo, impegnato in questa fase nell'addestramento gratuito dell'animale. "L'obiettivo - spiegano il presidente della Provincia Guerino Testa, il capo di gabinetto Alfredo Cremonese e l'assessore comunale ai Parchi Roberto Renzetti - e' di prevenire e contrastare tutti quei comportamenti che ledono l'utilizzo e la piena fruibilita' di quest'area pubblica e in particolare prostituzione, danneggiamenti degli spazi verdi e delle attrezzature, spaccio di droga". Honorati e Febbo evidenziano che oltre agli agenti ci sono le Guardie Ecologiche Volontarie, che mettono a disposizione il proprio tempo libero in maniera gratuita a tutela dell'ambiente a supporto della polizia provinciale. "In questi giorni - dicono - hanno gia' raggiunto i primi risultati positivi, all'interno del parco, muovendosi nel polmone verde per diverse ore al giorno a fini preventivi, di segnalazione, di informazione, di accertamento e di repressione, aumentando cosi' la deterrenza alle situazioni di degrado e di pericolo per gli ospiti". Tra l'altro nel corso delle prime ore di vigilanza sono stati individuati e allontanati alcuni cittadini che infastidivano in vario modo i presenti e anche due romeni, un uomo e una donna, che si erano appartati tra le radure. Tra il materiale recuperato dalle Gev alcuni sacchetti contenenti cibo per i volatili del laghetto, rimossi perche' il regolamento del parco vieta di dare da mangiare agli animali, e un sacchetto con una bottiglia ancora piena di vino, forse in attesa di essere consumata.
"Mamme, bambini e anziani, che frequentano quotidianamente il parco D'Avalos, devono avere a disposizione un'area sicura dove trascorrere alcune ore della giornata - hanno detto Testa, Renzetti e Cremonese. La riserva, poi, va tutelata e preservata da qualsiasi forma di degrado, e il servizio appena attivato ci aiuta non solo a raggiungere questo obiettivo ma anche ad aumentare il senso di sicurezza percepito dai cittadini durante il tempo libero".


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