Oltre 4000 ettari oggetto di 3 interventi di tutela e salvaguardia dell’orso bruno marsicano e dei delicati ambienti dell’area finanziati dall’Unione Europea. Un'area di fondamentale e strategica rilevanza ambientale.
Quell'area è al centro dell'annosa questione della riperimetrazione del Parco Sirente Velino. Ridefinire i limiti, con quale obiettivo?
Per Oremo Di Nino, presidente del Parco il Parco Regionale Sirente Velino è un Parco che è “nato dal basso”, un “parco democratico” e pertanto le istanze delle popolazioni locali vanno rispettate.
Per l’assessore alla Pianificazione, tutela e valorizzazione del territorio e Protezione civile della Regione Abruzzo, Gianfranco Giuliante, non è una questione di conservazione, ma una questione di leggi. La legge consente che le comunità del parco regionale si autodeterminino.
Di fatto si fronteggiano due fazioni: Luca Ricciuti (FI) che ha presentanto una proposta di riperimetrazione del Parco Regionale Sirente-Velino da una parte, dall'altra parte gli Ambientalisti (Altura Abruzzo, Gruppo naturalisti Rosciolo, Lipu, pro Natura, Salviamo l’Orso) sul piede di guerra promettono battaglia.
La proposta presentata prevede che la gestione del territorio sottratto al Parco venga affidata alle associazioni venatorie e la cementificazione delle aree a ridosso di Campo Felice e Rocca di Cambio.
Il Parco del Sirente Velino è Zona di protezione speciale (Zps IT7110130) ed ha ottenuto dall’Ue finanziamenti Life per la conservazione dell’habitat dell’orso bruno marsicano e delle specie di uccelli nidificanti negli ambienti rupestri. Inoltre il Parco partecipa al Life Coornata per la reintroduzione di alcuni camosci appenninici, avviata in questi giorni di 7 femmine provenienti dal Parco Nazionale della Majella.
Nel 2009 l’area è stata anche inclusa tra quelle ad alta idoneità per l’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) come previsto dal Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano adottato dalla Regione Abruzzo nel giugno 2010. Oltre all’orso marsicano, l’area può vantare la presenza stabile di numerose
specie animali, anche rare, protette delle direttive europee “Uccelli” ed “Habitat”.
L’area rientra anche all’interno dell’Important bird area “Sirente, Velino e Montagne della Duchessa”. Le aree umide della Piana di Campo Felice e di Le Prata conservano specie floristiche uniche di importanza nazionale per il mondo vegetale, a rischio d’estinzione, oltre che a specie endemiche e di grande significato biogeografico, tra le quali ricordiamo il Sedum nevadense (in Italia noto solo a Campo Felice), la Klasea lycopifolia, Myosurus minimus, Artemisia atrata, Sesleria uliginosa e Gentiana pneumonanthe e di entità di inserite nelle liste rosse nazionale o anche prioritarie in Direttiva 92/43/CEE.
Ora il Consiglio regionale ha congelato la proposta di legge, che già domani, alla ripresa della seduta, potrebbe diventare legge regionale.
Se fosse tornata in Commissione sarebbe stata oggetto di emendamenti, e invece domani alla ripresa del Consiglio regionale, potrebbe essere approvata così come è.
Sul tema interviene l'associazione Salviamo l'Orso.
"Abruzzo, Naturalmente Tuo" cosi recita il titolo dello spot emozionale realizzato dai quattro Parchi Abruzzesi che è proiettato da ieri nella sale cinematografiche di tutta Italia come abbiamo appreso nei giorni scorsi dagli uffici stampa delle 4 maggiori aree protette abruzzesi (Parco Nazionale d'Abruzzo, Parco Nazionale della Majella Parco Nazionale del Gran Sasso e Parco Regionale del Sirente-Velino) e dalle dichiarazioni dell'Assessore al turismo della giunta Chiodi, Mauro Di Dalmazio, e per far questo si spendono denari dei contribuenti ... niente di male hanno pensato in molti e tra questi anche noi anzi encomiabile rilanciare il turismo della regione Abruzzo puntando finalmente sulla sue risorse più preziose la natura e le sue aree protette ... E INVECE ... -prosegue Salviamo l'Orso- GUAI A FIDARSI DELLA GIUNTA DI CHIODI !
Incurante delle proteste che nei mesi scorsi si erano levate da tutti i settori della società civile contro lo sciagurato progetto del consigliere Ricciuti (FI) oscuro rappresentante di una manciata di cacciatori, che prevede un ennesimo taglio al territorio protetto del Parco regionale del Sirente - Velino, la cosiddetta riperimetrazione, il governatore Chiodi getta la maschera e si appresta a lasciar passare un provvedimento vergognoso dopo aver taciuto per mesi fingendo di non appoggiare l'iniziativa ma rifiutandosi sempre di prendere una chiara posizione pubblica sulla vicenda. Sordo agli appelli di un fronte ampio e variegato di associazioni, Comuni della zona, biologi, operatori turistici e vertici del Parco Regionale, Chiodi non ha mai detto una sola parola sul progetto, né ha mai sentito il dovere di rispondere ad associazioni e cittadini che glielo hanno chiesto pubblicamente e sulla stampa.
Il governatore Chiodi - prosegue la nota dell'associazioen a difesa dell'Orso- ci spieghi pubblicamente, come ormai andiamo chiedendo da mesi quali sono le ragioni che giustificano il taglio di aree di grande pregio naturalistico salvaguardate fino ad oggi da sparatori e cemento solo grazie alla loro appartenenza al territorio del Parco Regionale. Cos'è che impedisce a Chiodi di dire serenamente ciò che pensa della questione ? E' forse dall'On. Ricciuti che dipendono le sue future fortune politiche ? Ne dubitiamo, con tutto il rispetto per la statura politica dell'On Ricciuti.
Se il governatore dovesse insistere nel suo ostinato mutismo possiamo invece aspettarci una cortese risposta da almeno uno dei suoi assessori competenti in materia di Parchi ed Ambiente da Giuliante e Di Dalmazio? Tra l'altro ci risulta che Giuliante sia di ritorno da un vertice tenutosi recentemente al Ministero dell'Ambiente con il Ministro Orlando dove egli sembra si sia sperticato in mille assicurazioni riguardo la volontà di impegnare alacremente il suo assessorato e la regione Abruzzo in un rinnovato sforzo teso alla conservazione dell'orso e degli ambienti che lo ospitano, e quindi anche del Parco regionale del Sirente-Velino per l'appunto ... la riapertura della caccia ed il via libera alla speculazione edilizia in questa area è allora da ritenersi la sua prima azione a favore dell'orso tra le tante promesse al Ministro ????"