Pari inutile agguantato in extremis dai neroverdi contro l'ultima. Gavorrano-Chieti 2-2

06 Aprile 2014   17:14  

Prosegue la scia senza vittorie del Chieti, ormai arrivata a ben sette gare: i neroverdi, infatti, non vanno oltre uno zoppicante 2-2 in casa del Gavorrano, rischiando addirittura di lasciare ai toscani lintera posta in palio, ed evidenziando come il "controavvicendamento" in panchina tra Tiziano De Patre e Pino Di Meo non abbia prodotto alcun sostanziale cambiamento.

Un nuovo pareggio, il terzo consecutivo, che sostanzialmente serve a ben poco visti i risultati di giornata, e rappresenta l'ennesima occasione persa dai teatini, cui non è bastata una grande prova di Marco Guidone, davvero l'ultimo ad alzare bandiera bianca, autore sia del provvisorio vantaggio che del pari in pieno recupero, che nel mezzo, sullo 0-1, ha colto anche una traversa che avrebbe potuto cambiare i destini del match, che invece il Chieti si è complicato in maniera quasi irrimediabile, tra disattenzioni difensive e l'espulsione, forse evitabile, di Antonio Gaeta pochi secondi dopo il suo ingresso in campo

Alla prima dal suo ritorno sulla panchina neroverde, Di Meo opta per il rispolvero del suo classico 4-2-3-1, dirottando un po’ a sorpresa De Giorgi sulla corsia sinistra di difesa per dare spazio a Bagaglini sulla destra, e scegliendo La Selva per la Fascia destra di centrocampo.

Primi minuti di gioco che vedono leggermente più intraprendente il Gavorrano, con il Chieti che al contrario preferisce mantenersi più attendista e tentare di ripartire, ma in sostanza nel primo quarto d’ora  è lo studio reciproco a farla da padrone incontrastato.

La musica sembra cambiare solo intorno al 16' quando l’ex di turno, Guitto, calcia una punizione poco fuori dall’area, costringendo Robertiello ad un intervento tutt'altro che facile, forse facilitato anche dal palo. Pericolo sventato, e la reazione dei neroverdi non si fa attendere: corre il 18', e Della Penna lascia a sua volta partire una conclusione da fuori, respinta da Forte senza particolari patemi.

Al di là di qualche tentativo decisamente velleitario da fuori ed alcuni cross in area, comunque, non si scorge di fatto alcuna differenza rispetto a quello visto nelle precedenti uscite, compassato e poco aggressivo nonostante l'esigenza di fare risultato. La sola iniziativa degna di interesse è un'incursione in area maremmana di Berardino intorno al 27', ma la conclusione del centrocampista andriese è murata da un avversario.

Seguono alcuni minuti senza storia, non essendo nemmeno il Gavorrano particolarmente pericoloso in fase offensiva, quando al 43' inaspettatamente il Chieti passa in vantaggio: cross basso di La Selva da destra, il portiere toscano Forte esce ma non blocca e Guidone, appostato nelle immediate vicinanze, può facilmente insaccare in rete lo 0-1 a porta di fatto sguarnita.

La rete dell'attaccante milanese sembra letteralmente trasformare gli uomini di Di Meo, che prima del fischio di fine primo tempo impegnano in altre due occasioni l’estremo difensore locale, prima con De Giorgi e poco dopo con Rossi.

Nelle prime battute della ripresa i toscani sembrano tentare di rifarsi in qualche modo sotto, affidandosi quasi esclusivamente a lanci lunghi ben controllati dalla retroguardia neroverde. In fase offensiva, al 52' è ancora Berardino ad incunearsi in area da sinistra, ma il suo passaggio per Guidone è intercettato. E' lo stesso Guidone che, al 60', va vicinissimo a siglare il raddoppio e la personale doppietta, ma il suo diagonale va a sbattere sulla traversa a forte battuto, tra il rammarico dell'intera compagine teatina.

Gol mancato, gol subìto: la legge del calcio si abbatte ancora una volta sui neroverdi al 63', quando su un cross in area molto lento i difensori del Chieti si fermano in blocco, evidentemente imprecisi nel leggere la situazione, consentendo al neo entrato Tempesti di calciare a rete a botta sicura, tutto solo davanti a Robertiello, e siglare l’inaspettato 1-1.

I teatini tentano di ritornare subito in avanti, come dimostra la decisione di Di Meo di mandare in campo Gaeta al posto di Giorgino, ma la situazione in campo inizia a surriscaldarsi: intorno al 70', una ripartenza di Matteo Caciagli con un giocatore del Chieti a terra provoca una vera e propria rissa in mezzo al campo, che arriva presto a coinvolgere anche le panchine, ed a farne le spese, in un clima di assoluta mancanza di chiarezza ed idee chiare da parte del direttore di gara, ed a farne le spese sono proprio Gaeta ed il dirigente accompagnatore Vincenzo Greco, entrambi espulsi.

L'inferiorità numerica complica terribilmente la rincorsa dei teatini ad una vittoria che servirebbe come il pane, ma gli uomini di Di Meo dimostrano subito di volerci provare con tutte le forze di cui ancora dispongono: ne è esempio De Giorgi che, al 73', effettua un cross in area sul quale però nessuno dei compagni è lesto ad arrivare.

Stante l'inutilità del pari per entrambe le compagini, e complice l'evidente stanchezza da ambo le parti, gli schemi iniziano a saltare, quando all'82' arriva la doccia fredda per i neroverdi, con Matteo Caciagli che, d'improvviso, lascia partire una conclusione da circa 25 metri ed infila il 2-1 alle spalle dell'incolpevole Robertiello.

Sembrano tornare i fantasmi della gara contro il Tuttocuoio (vantaggio teatino, mancato raddoppio, pareggio e sorpasso degli avversari) e soprattutto, lo svantaggio sembra tagliare le gambe ai neroverdi, che tentano come possono di pervenire almeno al pareggio, ma le idee appaiono quanto mai confuse, e la porta di Forte non corre di fatto alcun altro pericolo. Al contrario, sono i toscani a tentare un paio di conclusioni verso la porta teatina, senza comunque impensierire Robertiello.

La forza della disperazione premia i neroverdi al 92', allorché su angolo di Rossi si accende una mischia, e Guidone con una zampata riesce a segnare il 2-2, riaccendendo all'improvviso le speranze di vittoria del Chieti, che però rimangono tali, ed allo scoccare del 94' l’arbitro, apparso tutt'altro che impeccabile e sicuro di sé, fischia la fine dell'incontro.

Un risultato che serve a poco, ed allontana ancor di più i neroverdi dalle già poche speranze di pervenire alla salvezza diretta. Quasi d'obbligo, a questo punto, cercare di ottenere il miglior piazzamento possibile nella griglia dei play-out e, soprattutto, cercare di arrivarci nella migliore condizione psico-fisica per evitare la retrocessione in D.

 

Il tabellino

Gavorrano-Chieti 2-2

Gavorrano (4-3-1-2): Forte; Mazzanti, Miano, Fatticcioni, Ropolo; Caciagli S.,  Caciagli M., Bianchi (61' Tempesti); Guitto; Malatesta (78' Bianconi), Santini. In panchina: Scarfagna, Esposito, Lucarelli, Fossati, Cretella. All. Cacitti

Chieti (4-2-3-1): Robertiello; Bagaglini, Dascoli, Di Filippo, De Giorgi; Della Penna, Giorgino (68' Gaeta); La Selva (58' Piccinni), Rossi, Berardino (76' De Stefano); Guidone. In panchina: Gallinetta, Turi, Di Properzio, Quacquarelli. All. Di Meo

Reti: 43' Guidone (C), 63' Tempesti (G), 82' M. Caciagli (G), 92' Guidone (C)

Arbitro: Perotti di Legnano    Assistenti: Santoro e Squarcia di Roma 1

Ammoniti: Mazzanti, Caciagli M. (G), Giorgino, Dascoli (C)

Espulsi: al 70' Gaeta ed il dirigente accompagnatore Greco (C)

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