Patrimonio archeologico sommerso: guardia costiera e soprintendenza insieme per la tutela

31 Luglio 2013   19:09  

In Abruzzo continua il proficuo rapporto di collaborazione tra la Direzione Marittima e la Soprintendenza Regionale per i Beni Archeologici e Culturali.

 Dopo il corso – “Archeologia Marina e Polizia Marittima” - tenuto da parte di responsabili della Soprintendenza presso la sede della Direzione Marittima a Pescara, ha ora avuto inizio un periodo di tirocinio pratico che ha visto l’imbarco sui Mezzi Navali della Guardia Costiera di qualificati funzionari della Soprintendenza medesima, al fine di effettuare, unitamente ai militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera - attività di vigilanza e monitoraggio dei siti archeologici sommersi insistenti lungo le coste abruzzesi.

Tale attività è stata inoltre caratterizzata dal coinvolgimento degli studenti partecipanti al progetto “Campo Giovani 2013” indetto dalla Presidenza del Consiglio - Dipartimento della Gioventù, unitamente al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – e che vede avvicendarsi per tutta la stagione estiva, presso le strutture del Corpo,ragazzi di ogni età provenienti da ogni regione d’Italia.

I giovani studenti si avvicenderanno quindi nella sede della Capitaneria di Porto di Pescara per vivere una settimana “full immersion” con le donne e gli uomini della Guardia Costiera, così consentendo un approccio diretto alla cultura della legalità ed alla tutela dell’ambiente marino e costiero,alla salvaguardia dei parchi marini, completando quindi tale percorso formativo con una pratica dimostrazione delle attività che vengono quotidianamente svolte a tutela e salvaguardia del patrimonio archeologico sommerso.


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