Per i senzatetto della Stazione il Comune apre un tavolo di lavoro

23 Gennaio 2014   16:24  

La costituzione di un tavolo di lavoro e' stata decisa oggi nel corso di una riunione in Prefettura, a Pescara, convocata per discutere le problematiche conseguenti alla chiusura notturna della stazione ferroviaria Pescara Centro, e per "trovare le soluzioni assistenziali ai senzatetto che finora si sono rifugiati nello scalo ferroviario".

Nessuna soluzione immediata, quindi, anche perche' esistono gia' delle strutture che possono accogliere i senzatetto, dal dormitorio agli alberghi messi a disposizione dal Comune, ma non vengono utilizzate dai senzatetto.

Alla riunione hanno partecipato il comune di Pescara, la Caritas, la Croce Rossa, l'associazione On the road e la questura di Pescara. Dall'incontro e' emerso che i senzatetto sono in numero variabile, tra 40 e 80 persone di varia provenienza e cittadinanza, di cui una cinquantina conosciute e censite dalle strutture comunali e dalle associazioni e le altre di passaggio. Questo numero aumenta in inverno.

"Le diversita' di storia e provenienza dei senzatetto richiede un intervento coordinato tra i diversi enti interessati, dice la prefettura, soprattutto per individuare il giusto approccio e stabilire, cosi', un percorso di assistenza socio-sanitaria e le modalita' di accoglienza e sistemazione abitativa.

Per questo si e' decisa l'immediata costituzione ed operativita' presso il comune di Pescara di un tavolo di lavoro permanente tra i servizi socio-assistenziali e le diverse associazioni di volontariato.

Il tavolo provvedera' a censire e verificare le diverse esigenze dei senzatetto sulla base delle quali potra' essere avviato un condiviso percorso socio-assistenziale".

Inoltre, dalla riunione e' chiaramente emerso che "la presenza dei senzatetto nei pressi della stazione di Pescara non ha determinato particolari problemi di sicurezza per la cittadinanza, tuttavia la situazione continuera' ad essere monitorata anche da parte delle forze di polizia".

A seguire sullo stesso argomento un duro comunicato stampa del consigliere comunale e regionale di Rifondazione comunistsa Maurzio Acerbo.

CACCIATA SENZA TETTO: COMPORTAMENTO VERGOGNOSO RFI E ISTITUZIONI. I SENZATETTO NON SONO UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO, SUBITO UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO.

La decisione di RFI di chiudere la stazione nelle ore notturne scacciando i tanti senza tetto che lì trovano rifugio mi sembra di una gravità inaudita.
Il fatto che RFI dichiari che la decisione è stata condivisa "da tutti" è davvero inquietante.

Chi sono i "tutti" che hanno condiviso tale scelta?

Il Comune, la Provincia, la Regione, il Prefetto, il Questore?

Il sindaco Mascia e l'assessore Cerolini sapevano?

Se da due anni RFI annunciava questa decisione è ancor più grave che Comune, Provincia e Regione non abbiano fatto nulla.

Ancor più gravi le dichiarazioni del responsabile Comunicazione di Rfi: "il problema che ci interessava risolvere, e cioè salvaguardare gli utenti della stazione dal degrado provocato dalle decine di senzatetto che si riversavano lì ogni notte e che sotto Natale hanno superato le 70 unità".

Si tagliano i treni, si cacciano i poveri, si lasciano inutilizzati decine di migliaia di metri quadri vuoti.

Il vero degrado è quello di istituzioni che acconsentono al fatto che accada

una cosa del genere, che i senzatetto vengano cacciati da vigilantes privati.
Stiamo tornando all'800?

Il vero degrado è una stazione che deve chiudere di notte perché ormai si fermano pochissimi treni a causa dei tagli sono le migliaia di metri quadri vuoti, sono istituzioni latitanti.

Non mi sorprende l'atteggiamento delle ex-Ferrovie dello Stato trasformate in un'holding antisociale ormai pronta per la prossima privatizzazione ma che tale scelta non abbia trovato contrasto da parte delle istituzioni.

Perché non sono state trovate sistemazioni alternative? Perché non si attiva il dormitorio presso l'associazione On the road proprio lì in stazione? Perché le istituzioni non hanno chiesto di bloccare questa iniziativa delle RFI almeno fino all'apertura del dormitorio della Caritas?

Cosa succederà se arriva un'ondata di freddo?

Quello dei senza tetto non è un problema di ordine pubblico.

Oggi stesso depositerò la richiesta di un Consiglio Comunale straordinario a Pescara sulla questione e presenterò un'interrogazione all'assessore regionale alle politiche sociali Gatti.''

 

 


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