Per il Pescara a Catania previsti diversi cambiamenti

Vietato fallire in terra sicula

27 Settembre 2014   18:00  

Domani il Pescara sarà impegnato nel posticipo della sesta giornata di andata al “Massimino”, contro il Catania di Sannino, squadra partita con grandi ambizioni, come il Pescara del resto, ma che con i biancazzurri condivide per ora solo la penultima posizione in classifica, frutto di 3 miseri pareggi (pirotecnico quello per 3-3 in casa all’esordio contro il Lanciano), e di due sconfitte subite contro la Pro Vercelli ed il sorprendente Perugia di Camplone, squadra neopromossa, ma già capolista dopo cinque giornate.

Altre due situazioni accomunano gli etnei ed il Pescara: si sfideranno due tra le difese più battute in queste prime giornate (ben 8 le reti subite da entrambe le squadre), e prima vittoria stagionale ancora da assaporare per entrambi i team. I rossazzurri non si sono calati ancora nella mentalità giusta della cadetteria, dopo esserci sprofondati l’anno scorso dalla serie A che li avevi visti ai nastri di partenza per diverse stagioni consecutive; inevitabile, quindi, che a fare le spese di questo inizio di stagione deludente sia stato l’allenatore: Massimo Pellegrino, infatti, ha passato il testimone della guida tecnica a Giuseppe Sannino dopo la sconfitta subita dagli etnei a Perugia nella terza giornata. Il cambio tecnico non sembra avere dato, però, ai siciliani la scossa giusta: il gioco continua a latitare, ed il potenziale tecnico degli etnei, tra le cui fila ci sono calciatori come Spolli, Calaiò (ex della gara insieme all’albanese Cani, ed al portiere Anania), e lo stesso Rosina di categoria certamente superiore.

Gli uomini di Baroni, dal canto loro, non possono permettersi passi falsi, ed anche se sia il tecnico, che lo stesso presidente Sebastiani si mostrano fiduciosi per il futuro, “Siamo la squadra che ha tirato più in porta dopo il Perugia”, questo il messaggio che entrambi tengono a sottolineare spesso, la situazione desta abbastanza preoccupazione e malumore nella tifoseria. A Catania la resurrezione? Lo sapremo domenica sera.

Sul fronte formazioni , Baroni (la cui panchina secondo i soliti bene informati potrebbe essere a rischio in casa di dèfaillance in terra sicula), mischierà presumibilmente le carte, non rinunciando al suo 4-3-3, ma applicando diversi cambiamenti rispetto alla gara contro il Latina. Cominciamo dalla difesa: Grillo dovrebbe essere sostituito sulla fascia da Zampano, mentre nel “cuore” del reparto dovrebbe esserci il rientro di Cosic in luogo di Zuparic. Un rientro anche in mediana, con Appelt Pires in luogo di Nielsen, affiancato da Guana e Bjarnason. Il tridente avanzato dovrebbe essere composto da Caprari – che tornerà dopo alcune settimane a giocare dal primo minuto – insieme a Melchiorri e Politano. Pasquato dovrebbe quindi almeno inizialmente accomodarsi in panchina. Assenti per infortunio Salamon e Maniero.

Stesso modulo previsto per il Catania di Sannino, che dovrà fare a meno degli assenti Rolin, Rinaudo, Calello, oltre a Terracciano e Frison, tridente offensivo composto da Calaiò, Rosina e Castro. Arbitra Ghersini di Genova.

Christian Barisani


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