Per la giornata della Donna l'ATAM mette in scena La "Locandiera"

03 Marzo 2014   13:06  

In omaggio alla imminente ricorrenza dell’8 marzo, l’ATAM propone la rilettura di un testo fortemente simbolico e di chiara modernità: La Locandiera, di Carlo Goldoni. Ad interpretare la pièce Flavia Valoppi, Massimo Vellaccio, Alessio Tessitore, Umberto Marchesani, Anna Paola Vellaccio, Massimo Paolucci, Giulia Basel, Francesco Sportelli. Scene, costumi e regia di Giulia Basel: un cast che riunisce il nucleo artistico della compagnia. del Florian Espace – Teatro Stabile di Innovazione.

Flavia Valoppi è Mirandolina, esuberante, complessa, affascinante protagonista di questa commedia intramontabile, modello di donna libera che si è costruita una vita agiata e tranquilla basandosi sulle proprie forze e scegliendo il proprio destino senza scendere a facili e convenienti compromessi. Il lavoro ripropone il testo pressoché integralmente e punta soprattutto sulla bellezza della parola recitata e sul rapporto diretto tra attori e pubblico, per ridare spazio e peso ad una drammaturgia che sottolinea la vitalità e l’ingegno di un grande uomo di teatro quale era Goldoni.

Destinata a diventare la commedia più rappresentata di Goldoni, oltre che uno dei suoi capolavori, La locandiera ebbe il suo debutto al Teatro Sant’Angelo di Venezia, nel gennaio 1753. Essa è l’espressione di un Goldoni che condensa le esperienze dei capolavori precedenti in una forma di assoluta limpidezza e misura formale. Ma, soprattutto, egli vi inventa un personaggio che esprime perfettamente l’intelligenza, l’autonomia e la consapevolezza della donna del Settecento.

Un personaggio simbolo di un’intera civiltà, una sorta di concentrato di tutte le creature femminili precedenti, oltre che l’espressione di una teatralità che ha cambiato radicalmente la storia della drammaturgia. Lo spettacolo rientra nel progetto Dalle new town ad Amiternum, che vede l’ATAM impegnata in un percorso di divulgazione teatrale in un contesto profondamente modificato dal sisma , le new town, per l’appunto, con l’intento di contribuire alla ricostruzione di un tessuto di relazioni e di “normalità”.

Gli spazi scelti per gli spettacoli saranno quelli del Progetto Case, dalla Tenda Amica ai Centri di Comunità, oltre che Casa Onna e Murata Gigotti.

 


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