Pesca: Coldiretti impresa pesca, no al fermo estivo

01 Marzo 2013   12:21  

C'e' mare mosso per la pesca abruzzese, che vive momenti di allarme in questi giorni. Dopo la manifestazione che si e' svolta ieri a Pineto da parte dei vongolari associati a Coldiretti Impresa pesca contro l'istituzione dell'area marina di Torre del Cerrano - che secondo gli addetti ai lavori potrebbe segnare la fine della pesca delle vongole in Abruzzo con devastanti conseguenze sul settore ittico gia' fortemente provato - l'attenzione ritorna su una problematica spinosa e particolarmente sentita: il fermo biologico estivo che, al termine del blocco imposto alle marinerie pescaresi dal mancato dragaggio del porto, pesera' inevitabilmente su un settore fortemente provato da mesi di mancato reddito.

In proposito, per evidenziare nuovamente la condizione di difficolta' vissuta dal settore, il presidente nazionale di Coldiretti Impresa Pesca Tonino Giardini, ha consegnato alla Direzione Pesca e Acquacoltura del Ministero alle politiche agricole e forestali una richiesta scritta di "esclusione dal blocco dell'attivita' di pesca della prossima estate".

"E' corale richiesta da parte degli operatori di evitare il blocco della pesca per il fermo biologico tra luglio, agosto e settembre" spiega il coordinatore regionale di Impresa Pesca Mauro Del Ponte "una sospensione che, per chi si e' fermato per 14 mesi, sarebbe solo una beffa e un danno irreparabile".

"Da maggio 2012 ad oggi" e' scritto sulla nota "le imbarcazioni non hanno ripreso il mare ma neppure il termine della fine dei lavori di dragaggio potra' essere mantenuto cosi' che l'inattivita' di questi scafi, in attesa dei lavori di scavo, dovra' prolungarsi per altri due mesi fino a fine aprile" e' scritto sulla nota "con tutta probabilita' questo segmento di flotta, i cui armatori hanno da tempo depositato i documenti di navigazione in capitaneria potrebbe riprendere l'attivita' nel maggio 2013 con l'approssimarsi dell'estate".

"E' impensabile" aggiunge Del Ponte "che le barche si fermino ancora dopo appena un mesi di attivita'". Soddisfazione per la nota, accompagnata da grande preoccupazione per la situazione, e' stata espressa dai pescatori aderenti all'organizzazione con a capo Coldiretti. "L'ulteriore fermo delle imbarcazioni potrebbe inoltre gravare sulla sicurezza dell'avamporto" commenta Mimmo Grosso, pescatore pescarese "e' necessario pertanto rimettere in mare al piu' presto i pescherecci e ritornare allo stato di normalita'. E' passato gia' troppo tempo e siamo stanchi di una situazione ormai diventata insostenibile".


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