Pesca: in subbuglio marineria Pescara per multe subite

02 Novembre 2013   11:13  

Marineria in subbuglio, a Pescara, per le multe da 4000 euro e i sequestri di reti e pescato subiti nei giorni scorsi da 18 imbarcazioni che hanno pescato in acque proibite e sono state scoperte dalla Guardia costiera. Il rappresentante degli armatori, Mimmo Grosso, annuncia una manifestazione di protesta per martedi' mattina e, augurandosi la partecipazione di un numero elevato di persone, parla della volonta' di bloccare l'asse attrezzato, come avvenuto in passato per sollecitare il dragaggio. Grosso non risparmia critiche a nessuno, per le mille problematiche che pescatori e armatori hanno subito e devono subire ancora oggi in relazione al dragaggio e agli indennizzi promessi.

"Considerando che bene o male tutti abbiamo pescato in acque proibite, scrive Grosso sul suo profilo Facebook, invito tutta la marineria pescarese a partecipare alla manifestazione per protestare contro gli abusi di potere effettuati dalla Guardia costiera di Pescara contro le unita' da pesca di Pescara. Bloccheremo dapprima l'asse attrezzato, poi ci recheremo in Capitaneria di Porto e solo quando le multe saranno tolte e le reti dissequestrate toglieremo il blocco - prosegue. Per undici lunghi mesi abbiamo sopportato bugie, false promesse, inganni, abbiamo sopportato persino che le altre imbarcazioni provenienti da altri porti facessero razzie nelle acque antistanti Pescara, dove era vietata la pesca a chiunque. Dov'era a quel tempo la Guardia costiera?" - si chiede polemicamente il rappresentante degli armatori. Ancora una volta, dopo le aspre contestazioni dei mesi scorsi, Grosso punta l'indice contro le istituzioni locali, accusandole di "incapacita'", ricordando che la categoria ha subito "11 mesi di fermo pesca forzato" per il mancato dragaggio e sottolinea che, dopo l'avvio dei lavori di scavo, i pescherecci sono tornati in mare "con l'inganno, in quanto il dragaggio non e' ancora terminato". Una nota polemica anche per la marineria che Grosso invita a "svegliarsi" per far valere le proprie ragioni, partecipando alla protesta. "La partecipazione deve essere di tutti, armatori e lavoratori dipendenti, conclude, in quanto tutti hanno usufruito dei benefici di una pesca abusiva", ammette Grosso riconoscendo a pieno le irregolarita' commesse. 


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