Pescara calcio, Sebastiani non gradisce i fischi e se la prende con i tifosi

22 Settembre 2013   08:17  

Un Pescara a tratti dimesso, senza piglio e senza orgoglio, si è arreso ad un Bari che al contrario dei dannunziani ha lottato su ogni pallone, mettendo in campo tanta grinta e tanto cuore.

Proprio le qualità che sembrano mancare a questa squadra, poco operaia, e molto, troppo aristocratica.

Bisognerà cambiare marcia, e cominciarsi a calare nella giusta mentalità, se non si vuole rischiare di essere un clamoroso flop della serie cadetta.

Del resto, i numeri sono impietosi: 5 punti in 5 gare, ed 8 reti subite nelle ultime 4 partite.

Ruolino di marcia assolutamente negativo per una squadra che punta dritto al ritorno nella massima serie. La vittoria nella gara inaugurale contro la Juve Stabia aveva illuso tutti: dai tifosi ad alcuni addetti ai lavori, che hanno cominciato a cantare vittoria troppo presto.

Ma cominciamo dall’artefice principe di questa situazione, che forse dimentica che ha da farsi perdonare un’annata disastrosa come quella dello scorso anno. Stiamo parlando del Presidente Sebastiani.

In Mixed zone si presenta abbastanza agitato, anche se con quel suo sguardo furbo da imprenditore navigato, cerca di mascherare la sua emotività; il suo colorito è quasi paonazzo, e piuttosto che reduce dalle tribune dell’Adriatico, dove impotente ha assistito alla disfatta della sua creatura, sembra arrivare direttamente da uno di quei Cda che spesso lasciano senza parole.

Ma il ragioniere le parole ce le ha, e come…

“Non sono deluso ed arrabbiato, sono più che altro irritato dall’atteggiamento di sufficienza mostrato dalla squadra, dobbiamo giocare come le altre squadre giocano contro di noi: arrivando prima sul pallone, altrimenti in serie B si fa grossa fatica”.

Dopo la sua illuminante disamina, non potevano certo mancare i soliti appigli: “Se siamo penalizzati dagli infortuni? Certo che lo siamo; anche se chi è chiamato a sostituire gli assenti, deve comunque fare bene. Non si tratta di un problema di singoli, ma di mentalità. La squadra deve calarsi nella giusta dimensione attinente alla serie cadetta. Il Bari è andato in vantaggio alla prima azione, siamo stati sfortunati con il palo di Viviani”.

Sebastiani non perde mai occasione per smentire la sua indole di Presidente vulcanico. Quando gli si fa notare che ha confermato di non voler attingere dal mercato degli svincolati e risponde seccato: “Ditemi un calciatore svincolato che può fare al caso del Pescara”.

A questo punto, un nostro collega generosamente ed anche abbastanza stoicamente, gli suggerisce il nome di Kharja. La pronta e piccata risposta del Presidente, sentenzia: “Dove sta? Si è allenato, si è preparato? (Invece Mascara, fortemente voluto da lei e da Marino, le risulta che sia allenato e che sia in condizione? Ndr), aspettiamo il rientro di tutti gli infortunati (non sarebbe stato meglio tenere Cascione e Bjarnason, o in subordine sostituirli? Ndr), e magari la squadra tornerà a vincere ed a farci divertire. Cerchiamo di essere ottimisti e di stare vicino alla squadra che ne ha bisogno”.

A proposito di ottimismo, nel commento finale Sebastiani supera se stesso in fatto di buona sorte: “I fischi del pubblico al termine della gara? Non mi sembra di aver visto la maggior parte del pubblico fischiarci. Chi ci si sostiene, lo fa sempre e comunque. Io considero tifosi solo quelli che ci incitano dal primo all’ultimo minuto in ogni circostanza. Quelli che cominciano ad inveire dopo 5 minuti, o dopo qualche errore, non sono i veri tifosi del Pescara (Presidente, ma lei sa che chi paga il biglietto è un suo cliente, e come tale ha tutto il diritto di dissentire se lo spettacolo al quale ha assistito non è stato di suo gradimento? Mi auguro che d’ora in avanti abbia maggior rispetto dei suoi clienti, almeno di quelli. Ndr).

Si passa a Pasquale Marino, che sembra essere sempre più in confusione: “Siamo partiti contratti, il fraseggio non era giusto; dopo il goal ci siamo disuniti, poi ci siamo ricompattati ed abbiamo avuto le occasioni per raddrizzare la partita. Ad inizio secondo tempo siamo stati più aggressivi, poi qualche cambio obbligato ci ha penalizzato. Con i lanci lunghi ci siamo un po’ persi. Sono preoccupato per gli infortuni, non per la sfida ravvicinata di martedì, sono convinto che saremo carichi e vogliosi di riscatto. Se gli infortuni sono imputabili alla sfortuna, oppure a qualche errore di preparazione? Capuano si è fatto male alla spalla, Viviani non aveva i 90’ nelle gambe, Maniero ha preso una botta al fianco. Lascio giudicare voi (risposta abbastanza forviante da parte del tecnico di Marsala… ndr).

Abbiamo pagato lo scotto della sconfitta di Varese, eravamo contratti. Il loro goal ci ha tagliato la gambe, ma poi ci siamo lentamente ripresi. La reazione c’è stata, e le occasioni per pareggiare non ci sono mancate. Siamo delusi quanto i tifosi, è un periodo dove tutto ci gira per il verso sbagliato. I fischi nel finale? Non so se i fischi siano stati impietosi o meno, il pubblico ha il diritto di esprimersi come meglio crede. La squadra non è smarrita, a tratti abbiamo fatto bene”. Visibilmente amareggiato il tecnico Marino, che ora comincia davvero ad essere preoccupato per il futuro del Pescara, ed anche per il suo

Di tutt’altro umore è il tecnico del Bari, Alberti, visibilmente soddisfatto per l’ottimo successo conseguito in Abruzzo: “Bene nel primo tempo, c’eravamo preparati al meglio. Abbiamo sfruttato Galano a destra, ed il fatto di aver giocato con un finto centravanti come Beltrame, il quale riusciva a portare fuori i centrali del Pescara. Nel secondo tempo ci aspettavamo la reazione del Pescara; siamo un gruppo giovane che deve abituarsi a soffrire e che ha ancora ampi margini di miglioramento. Con la testa siamo già alla prossima gara contro il Palermo. Il campionato di serie B è un campionato molto difficile che ti mette sempre alla prova. Bisogna sempre scendere in campo con grande motivazione ed al massimo della forma. Il Pescara non mi ha deluso, stanno attraversando un periodo delicato, ma la squadra ha qualità. Sono sicuro che sono consapevoli del fatto che bisogna giocare ogni partita alla morte, altrimenti diventa difficile”. Nemmeno tanto velato il consiglio da parte di Alberti, chissà se qualcuno a Pescara avrà recepito.

L’ottima auto (come direbbe Sebastiani) ha cominciato ad accendere qualche spia, ed il suo ottimo pilota (sempre usando le parola di Sebastiani), sembra cominciare a prendere qualche buca di troppo. Se riuscirà a condurre il “bolide” (o presunto tale), verso traguardi ambiziosi ed a non farlo sbandare, lo sapremo più avanti. Intanto, martedì arriva all’Adriatico per il secondo impegno casalingo consecutivo l’Avellino, che oggi ha pareggiato in casa contro il Varese, fallendo un rigore con Gastaldello. La squadra irpina sembra essere in buona forma. Quale migliore Test Drive per la “fuoriserie” targata Sebastiani?

I risultati della 5° Giornata del Campionato di Serie B Eurobet:

Latina-Lanciano 0-0 (giocata venerdì)

Spezia-Palermo 1-0 (60’ aut. Munoz, giocata ieri)

Avellino-Varese 1-1 (39’ Rea, 62’ Arini)

Brescia-Crotone 1-2 (39’ Bernardeschi,42’ Pettinari, 49’ Di Cesare)

Cesena-Carpi 4-1 (9’ aut. Liviero, 68’ D’Alessandro, 83’ e 91’ Succi, 86’ Cani)

Cittadella-Juve Stabia 0-2 (33’ Lanzaro, 58’ Sowe)

Empoli-Padova 3-1 (12’ Pasquato, 60’ Maccarone, 85’ Tonelli, 93’ Tavano)

Modena-Trapani 3-1 (31’ e 42’ Babacar, 56’ Djuric, 90’ Mazzarani)

Pescara-Bari 0-1 (12’ Galano)

Reggina-Novara 1-1 (27’ Colucci, 70’ Fischnaller)

Siena-Ternana 1-1 (41’ Antenucci, 67’ Giannetti)

Classifica: Empoli 13; Cesena 9; Lanciano 9; Modena 8; Novara 8; Trapani 8; Varese 8; Avellino 8; Crotone 7; Palermo 7; Spezia 7; Brescia 6; Reggina 6; *Bari 5; Pescara 5; Ternana 5; *Siena 5; Juve Stabia 4; **Carpi 3, Cittadella 3, Latina 3; **Padova 0.

(**Carpi e Padova una partita in meno. *Penalizzazioni: Siena -3, Bari -3).

Mariano Barisani


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