Pescara, gli Orti d'oro giunti al settimo anno. A Fontanelle l'orto come riscatto sociale

03 Ottobre 2012   16:50  

Con la consegna degli “Orti d’oro” ai nuovi ortolani si ripete per il settimo anno consecutivo una delle iniziative sociali più intense dell’associazione “Domenico Allegrino” onlus.

"Oggi alle ore 11:30, presso gli Orti in via Fosso Cavone zona Fontanelle abbiamo fatto il punto su uno dei progetti più singolari e importanti dell’Associazione, dedicato a pensionati appassionati di agricoltura o con la voglia di socializzare e impiegare il proprio tempo libero in modo creativo.

Gli Orti sono nati nel 2006 nel cuore di Fontanelle, una delle zone sensibili della città di Pescara (via Fosso Cavone, tra Tiburtina e Fontanelle), su un terreno privato di 5.000 metri quadri, dato in concessione gratuitamente per un anno a chi fa richiesta di uno dei 40 orti. Un progetto ancora unico in tutto il centro sud, dopo 7 anni dal suo avvio, per rispondere al bisogno di socialità e di sostegno anche economico delle persone della terza e quarta età, persone che hanno tempo ed esperienza per mettersi in discussione con una sfida singolare, coltivare un proprio orto, anche senza averlo mai fatto prima e godere gratuitamente dei frutti del proprio impegno. Ogni orto è di 75 mq, fornito di impianto di irrigazione e indicato con il nome di un valore: fratellanza, amicizia, gioia, pace ecc.

Da un anno, gli Orti d'Oro si sono dotati di un arredo urbano non impattante realizzato dal Corso di Urbanistica del Prof. Alberto Ulisse, finalizzato a valorizzare l'idea degli orti urbani.

L’appello al sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia

“Un’esperienza, la nostra, dichiara il Presidente Antonella Allegrino, che è anche un modo concreto di fare qualcosa per una fascia sensibile della popolazione e del tutto vitale a cui spesso le iniziative pubbliche non arrivano. Cittadini e cittadine che hanno tempo e disponibilità per mettersi alla prova e rimettersi in gioco e che potrebbero essere un contributo solido alla crescita sociale e al decoro urbano, se il Comune di Pescara raccogliesse l’invito a portare sui terreni incolti di proprietà pubblica un progetto come il nostro e scegliesse di costellare il territorio cittadino con gli orti, facendone crescere uno in ogni quartiere, dandolo in affidamento ai pensionati, recuperando così sia terreni dall’incuria, che persone dalla solitudine e dal senso di inutilità che spesso si accompagna alla fine del periodo lavorativo. La nostra Associazione è disponibile a contribuire fattivamente con l’Amministrazione Comunale di Pescara ad estendere gli Orti su terreni pubblici; Pescara, città in cui migliaia di cittadini “insospettabili”, per condizione economica e posizione, hanno sempre più bisogno di un intervento sociale o semplicemente di sentirsi ancora utili. Una risposta pubblica è possibile, oltre che necessaria, sia perché sono sempre di più i cittadini in età avanzata e anche perché essi sono una risorsa viva, attiva, che attraverso gli orti riesce ad essere impiegata in modo positivo, come dimostra l’esperienza fatta in molti Comuni virtuosi d’Italia dove progetti simili sono già decollati o stanno decollando”.

L’appello ai privati

Lo stesso appello lo facciamo ai privati proprietari di terreni che gli stessi non utilizzano o che restano incolti e che sono compatibili, per essere pianeggianti, ad un utilizzo agricolo come quello realizzato in località Fontanelle. Metterli a disposizione, perché riprendano vita, offrendo anche la possibilità di vivere meglio a concittadini che hanno tempo e voglia di realizzarsi in un traguardo singolare come può apparire quello di un orto, è un nuovo modo di fare qualcosa per gli altri.


L’augurio agli ortolani vecchi e nuovi

La solidarietà ha tanti modi per esprimersi e porta sempre frutto. L’orto è uno strumento importante della solidarietà, perché insegna a coltivare valori oltre che frutti e alimenta sentimenti nuovi nel veder crescere entrambi, grazie al proprio impegno, al proprio contributo. I nostri orti sono un segno tangibile di premura, di amicizia, sono per molti un aiuto economico discreto e silenzioso perché ciò che l’orto produce è di appannaggio delle famiglie destinatarie del terreno. Gli orti anche sono una sfida personale che ogni ortolano intraprende con sé stesso per rispondere al bisogno di dare sfogo alla propria longevità attiva, per vincere la solitudine, per dare al tempo libero che incombe alla fine di un percorso lavorativo, un senso concreto, utile.

Alcuni dati

 

numero orti: 40

dimensione di ciascun orto: mq75

durata assegnazione: un anno (rinnovabile)

ortolani succedutisi dal 2006: n° 56

uomini: n°54

donne: n°2

età degli ortolani: da 60 anni a 84

età media: 70 anni

professioni svolte in passato: ferroviere, pasticcere, impiegato, autista, commesso, muratore, carabiniere, poliziotto, piastrellista, meccanico, falegname, ispettori di polizia, gestore di supermercato, operaio, carpentiere, maresciallo di finanza, funzionario di dogana, idraulico, usciere.

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore