Pescara in affanno

06 Ottobre 2013   17:51  

Il Pescara impatta in casa anche con lo Spezia, e rimanda l’appuntamento con la vittoria che oramai manca dalla lontana prima giornata, quando con secco 3-0 inflitto ad una modesta Juve Stabia, molti si erano illusi che questa squadra potesse mantenere fede ai proclami gloriosi di inizio stagione. Il Cliché è sempre il solito: la squadra riesce a giochicchiare solo nel primo tempo, crea alcune occasioni che difficilmente riesce a concretizzare (ieri Cutolo è riuscito a portare in vantaggio i suoi), poi nella seconda frazione scende di tono (a nostro modesto avviso per evidenti limiti atletici più che mentali), e viene raggiunta nel punteggio, se non addirittura superata.

Se con lo Spezia il primo tempo è stato discreto, nel secondo la squadra biancazzurra si è strada facendo persa, rischiando anche di perdere l’incontro, uscendo dal campo tra i fischi.

Queste le dichiarazioni di Pasquale Marino a fine gara. Il suo volto pare preoccupato, anche se cela il suo consueto ottimismo: “Nella ripresa ci siamo intimoriti alla loro prima occasione, dopo aver disputato un grande primo tempo, il nostro è un problema psicologico (non fisico? Ndr) dovuto al fatto che non riusciamo a piazzare il colpo del ko al momento giusto”. Poi, comincia con la solita litania, questa volta appigliandosi solo agli infortuni: “Abbiamo giocatori giovani, non possiamo chiedergli di fare di più. Quando hai fuori giocatori del calibro di Sforzini (il quale è infortunato da tempo immemore ndr), oppure Mascara (l’attaccante siciliano, caldamente sponsorizzato da lui e da Sebastiani, nelle partite fino ad ore disputate ha mostrato una condizione tecnica ed atletica imbarazzante, e con la testa ci è sembrato ancora sulle spiagge di Dubai ndr), bisogna fare di necessità virtù. Dobbiamo essere più cinici e concreti”. Noi ci permettiamo di dire anche più attenti ed umili, e soprattutto meglio preparati atleticamente.

Parla l’allenatore dello Spezia, Giovanni Stroppa, il quale sembra essere poco soddisfatto del risultato conseguito, ed avrebbe, forse, auspicato una vittoria: “Nel primo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà a livello di fraseggio. Viceversa, nella ripresa abbiamo sempre avuto in mano il pallino del gioco e non abbiamo sfruttato una serie di palle goal. Abbiamo il rammarico di non aver chiuso la gara quando ne abbiamo avuto la possibilità. Penso che con un po’ più di attenzione avremmo potuto portare a casa un risultato diverso”.

8 punti in 8 gare, equivalgono ad una posizione di bassa classifica, ai limiti della zona playout. In avanti il solo Cutolo sembra essere in palla, mentre di Maniero, dopo il suo roboante inizio, si sono letteralmente perse le traccia. Anche Ragusa sembra spento, ed il suo ruolo in campo non ci sembra molto chiaro. La difesa continua a concedersi delle licenze che costano molto care, e nel complesso questo Pescara appare abbastanza modesto. I proclami di un pronto ritorno in serie A, tanto decantati all’inizio, assomigliano più ad una campagna di marketing che a qualcosa di concreto e veritiero. Domenica sera, alla Favorita di Palermo, il Pescara incontrerà il Palermo in una sfida tra le due più grandi delusioni di questo primo scorcio di stagione. Forse per Marino sarà una delle ultime occasioni per dimostrare che la sua fuoriserie è veramente tale, e che lui sia veramente un gran pilota…

Mariano Barisani


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