Pescara in serie A, il Pagellone del campionato

Insigne, Verratti e Immobile i migliori: Nielsen valore aggiunto

21 Maggio 2012   13:27  

Che sia stato un anno fantastico per tutti a Pescara non è una novità: mister, squadra e società hanno saputo trovare la giusta alchimia per realizzare un sogno che a Pescara non si viveva più da tanto tempo. E mentre già si pensa alle trasferte da affrontare nella prossima stagione, Zeman e i suoi ragazzi si godono il momento del meritato trionfo: dopo l'incontro con i tifosi allo stadio Adriatico, infatti, la squadra ha cenato insieme alle proprie famiglie per onorare questo momento storico.

Eppure, se solo per un attimo ci si fermasse a pensare a come questa promozione è stata costruita, giornata dopo giornata, sulla schiena corrono i brividi delle emozioni vissute in questo bellissimo campionato, terminato con un epilogo dolcissimo nonostante qualche capitolo nero. Prima Franco Mancinelli, poi la tragedia di Piermario Morosini e, infine, l'omicidio del tifoso Domenico Rigante hanno scosso l'ambiente che, dopo un primo momento di sbandamento, è riuscito a raccogliere le forze decisive per completare lo sprint finale.

Andiamo dunque a vedere il pagellone di fine anno del Pescara: ovviamente, tutti promossi!


LUCA ANANIA (36 presenze): Per un portiere è sempre difficile assimilare gli schemi del boemo, soprattutto per quella posizione di mezzo libero che l'estremo difensore è costretto ad assumere per impostare il gioco fin dalla propria area. Il "giaguaro" però è riuscito alla grande a metabolizzare queste giocate e, nonostante lo scetticismo iniziale, ha sfornato prestazioni buone in alcune circostanze, eccezionali in altre. Mai fuori posto, esempio di professionalità e correttezza per tutti: basti pensare alla sua reazione dopo la morte di Franco Mancini, l'allenatore che gli aveva permesso di rilanciarsi alla grande. VOTO 7

RICCARDO RAGNI (2 presenze) Richiamato alla base dopo la fuga invernale di Pinsoglio, il portierino classe '91 ha fatto tnta panchina, ma quando è stato chiamato in causa non ha fatto ceramente rimpiangere Anania. Ha avuto 109 minuti a disposizione in questa stagione, e gli sono bastati per far vedere di che pasta è fatto. VOTO 6

LORIS BACCHETTI (3 presenze) Giovanissimo è riuscito a gestire la pressione di un campionato difficile come quello cadetto in un momento delicatissimo in cui era praticamente indisponibile tutta la difesa titolare. Complimenti a lui. VOTO 6

ANTONIO BALZANO (38 presenze e 1 gol) E'uno dei grandi artefici della promozione di questo Pescara. Arrivato dalla Lega Pro in punta di piedi si è fatto notare per le sue numerose incursioni sulla fascia sinistra. I suoi inserimenti sono stati sempre pericolosi e, spesso e volentieri, hanno portato la squadra al gol. Non solo fase offensiva però: infatti, nelle ultime gare in cui è stato dirottato sulla destra, ha imparato a limitare i danni in fase difensiva. Forse una  delle sorprese più piacevoli. VOTO 8

RICCARDO BROSCO (21 presenze) A turno ha ricoperto il ruolo di vice, prima con Romagnoli e poi con Capuano. Forse questo ha leggermente influito nella sua stagione che si è rivelata discontinua. Tuttavia, anche dopo qualche sbavatura ha saputo tenere i nervi saldi e a gestire anche le situazioni più complicate. VOTO 6,5

MARCO CAPUANO (31 presenze) Un baluardo al centro della difesa. Certo, il suo avvio è stato diesel, ma si sa quanto possa essere difficile per un difensore mettere in pratica il verbo zemaniano. Eppure di gara in gara si è preso lo scettro da leader, così come avvenuto in Under 21, diventando presto l'oggetto dei desideri di molte squadre italiane ed europee. VOTO 8

MARCO MARTIN (1 presenza) Peccato. Poteva essere l'ennesimo acquisto azzeccato di un mercato fantastico eppure l'ex Sudtirol è arrivato in pessime condizioni a gennaio e dopo la sua unica prestazione è stato costretto a ricorrere all'intervento. Sfortunato.

SIMONE ROMAGNOLI (28 e presenze) Con Capuano è stato un altro dei pilastri di questa squadra. Anche lui, come Capuano, non ci ha messo un giorno ad ambientarsi nei complessi meccanisimi di Zemanlandia. Eppure, da quando ci è riuscito la squadra ha avuto un netto cambiamento: ha avuto un momento di flessione, come tutti, ed è riuscito a risalire la china con il suo stile pulito e compassato. VOTO 7,5

DAMIANO ZANON (35 presenze) E'il trenino della fascia destra. L'ennesima scommessa vinta dal tecnico praghese. Ha sorpreso tutti con le sue incursioni e le sue giocate sull'esterno che spesso hanno messo in crisi le difese avversarie. Dai suoi piedi sono partiti assist decisivi per gli attaccanti. L'ultimo? Lo splendido cross per il raddoppio di Immobile contro il Torino. VOTO 7,5

ANDREA GESSA (25 presenze e 2 gol) Come Maniero e Sansovini fa parte della vecchia guardia: la sua stagione, coronata da due reti importanti, si è basata essenzialmente sul sacrificio e sullo spogliatoio. Prima dell'arrivo di Nielsen era il terzo di centrocampo e anche quando a gennaio ha capito che avrebbe giocato di meno non ha mai mollato. VOTO 6,5

MOUSSA KONE (28 presenze 2 gol) Il suo gol con il Verona rimarrà impresso a lungo nella memoria dei tifosi biancazzurri. Centrocampista di sostanza e quantità è arrivato a Pescara solo per seguire Zeman. Protagonista nella prima parte di stagione è calato nel girone di ritorno, in cui ha fatto tanta panchina. VOTO 6,5.

MATTI LUND NIELSEN (19 presenze e 3 gol) Appena approdato in riva all'Adriatico, Zeman gli ha affidato le chiavi del centrocampo biancazzurro. Lui, con la sua aria fredda, si è messo lì davanti alla difesa dando l'impressione di aver sempre giocato con questa squadra. E'un altra scomessa vinta dal boemo: tanta interdizione, un grande tiro da fuori e anche tre gol non sono un bottino niente male. VOTO 7,5

ROMULO TOGNI (21 presenze e 1 gol) L'astro nascente di casa, ovvero Marco Verratti, ha notevolmente ridotto le sue chances di  giocare. Dopo un inizio altalenante non ha saputo integrarsi con il ritmo arrembante del gioco del boemo dimostrando di non aver totalmente assorbito il salto di categoria. VOTO 6.

MARCO VERRATTI (30 presenze) Ormai c'è poco da dire su questo straordinario talento. A Pescara è già un capo-popolo e, per notarlo, basta ascoltare in che maniera viene scandito il suo nome dai tifosi. Una classe innata, un lancio che molti hanno già ribattezzato "alla Pirlo", una tecnica formidabile. Tradotto in risultati: una promozione in serie A con il Pescara, una pre-convocazione per Euro 2012 e tante squadre pronto ad accaparrarselo. Ma lui, Marco, cuore biancazzurro, ha già deciso che almeno per l'anno prossimo resterà nella "sua" Pescara in cui vuole terminare il cammino che probabilmente lo porterà ad essere uno dei migliori centrocampisti italiani in circolazione. VOTO 9

EMMANUEL CASCIONE (37 presenze e 6 gol) Perno del centrocampo biancazzurro, si è rivelato un ottimo elemento sia sul piano tecnico sia su quello della personalità. Il suo carisma è stato determinate in molte occasioni, anche quando le gambe non ce la facevano più. Sei gol, alcuni di pregevole fattura. Quantità e qualità. VOTO 8

CIRO IMMOBILE (36 presenze e 28 gol) La statistica presenze-gol sarebbe sufficiente a descrivere la stagione del Re dei bomber della serie Bwin. Quest'anno ha segnato davvero in tutti i modi: di testa, di destro, di sinistro, di rimpallo, da fuori o su rigore. La media gol è davvero impressionante e potrebbe addirittura aumentare il suo bottino personale con la Nocerina: ha già scavalcato un certo Alessandro Del Piero (quota 20) e sabato prossimo potrebbe agganciare o addirittura superare Luca Toni. L'unica differenza tra questi calciatori e "Re Ciro"? Lui venti gol li ha fatti a 22 anni, gli altri no...VOTO 9

GIANLUCA CAPRARI (12 presenze e 3 gol) Arrivato in pompa magna negli ultimi giorni del mercato di gennaio, è sembrato essere subito in difficoltà nell'inserirsi in un nuovo contesto. Eppure, Zeman l'ha rilanciato nel momento più delicato della stagione schierandolo spesso al posto di Sansovini. Il frutto è maturato ieri sera, sul prato di Marassi, dove Gianluca con una formidabile doppietta ha messo a tacere tutte le critiche che lo hanno accompagnato in questi sei mesi. Merita anche lui una bella fetta della torta della promozione. VOTO 6,5

LORENZO INSIGNE (36 presenze e 18 gol) Se Pescara quest'anno ha potuto godere di uno spettacolo del genere deve soltanto ringranziare Zdenek Zeman. "Lorenzinho", infatti, di magia in magia, non ha mai smesso di ringraziare il suo secondo papà che gli ha permesso di vivere questa bellissima favola. Spettacolari le sue prestazioni a Brescia e a Bari, molti sono stati i gioielli che hanno impreziosito la sua stagione. E pensare che il gol non è neanche la sua caratteristica principale: infatti, "il Magnifico" come lo chiamano a Pescara, nasce come rifinitore e i suoi assist spesso sono oro colato. VOTO 9

RICCARDO MANIERO (15 presenze e 3 gol) Le sue tre reti pesano, e non poco, su questa promozione. In estate sembrava essere destinato a una stagione da protagonista, poi è arrivato Immobile. Deve valorizzare le sue caratteristiche che non gli hanno permesso ancora di esplodere. VOTO 6

MARCO SANSOVINI (40 presenze e 16 gol) Il sogno più grande, forse, l'ha realizzato lui. Da capitano e da romano e romanista, infatti, "Sansogol" ha sempre desiderato di poter giocare all'Olimpico contro la Lazio e di segnare, magari, un gol decisivo proprio contro gli aquilotti. Adesso può succedere. Una stagione da goleador, quella del capitano, ma anche da grande professionista: si accomoda in panchina senza dire una parola, poi entra e segna come a Gubbio. Si prende il peso della responsabilità quando le cose non vanno e la società è in silenzio stampa e sceglie la via del dialogo per non lasciare i tifosi in un mare di dubbi. VOTO 8,5

DANILO SODDIMO (21 presenze e 1 gol) La rete di Vicenza, nel finale, vale un punto prezioso. Non ha trovato spazio in questa stagione, nonostante le 21 apparizioni. Zeman per le sue doti tecniche non farebbe mai a meno di lui, ma deve esprimere il suo talento con una maggiore attenzione tattica se vuole convincere un allenatore esperto come quello biancazzurro. VOTO 6

ZDENEK ZEMAN. La sua Zemanlandia è rinnovata e ha i colori biancazzurri. L'effetto Zeman, da quel pomeriggio al porto turistico, di giorno in giorno è diventato "effetto Pescara": proprio come voleva il boemo. E detto fatto, riesce a creare una perfetta macchina da gol che, rispetto alle sue squadre, subisce molte reti in meno. Carismatico e schietto, come sempre, dimostra di avere un'anima da sentimentale sotto le sigarette e quell'espressione da Cleant Eastwood. Straordinario sia per rilievo mediatico, sia per gioco ed ora, alla faccia dei suoi detrattori, anche per risultati. VOTO 10.

Daniele Polidoro


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