Pescara, la sfortuna non basta e questo Sebastiani lo sa! Intanto De Cecco...

Polemiche e incomprensioni anche in società

20 Ottobre 2013   08:39  

Polemiche sui presunti torti arbitrali, sulla sfortuna e propositi di abbandono societario, qualora qualcuno fosse intenzionato a rilevare le quote in possesso dall'ad Danilo Iannascoli (propositi subito, a quanto pare, ritirati…)

Questa è stata la settimana in casa Pescara, dove tutti auspicavano che al termine di tutto questo tourbillon, ci fosse, almeno, la tanta auspicata vittoria contro il Latina, per ridare un po’ di ossigeno ad una classifica ed a un ambiente, dove il prezioso elemento sembra sempre più scarseggiare (sempre metaforicamente parlando). Invece, la truppa di Marino, ha incassato la sua quarta sconfitta stagionale, ed ha permesso agli uomini di Breda di vincere la loro prima gara in trasferta.

Partita come squadra che avrebbe dovuto prontamente tornare nella massima serie, dopo la vittoria nella prima gara contro la modesta Juve Stabia, la squadra dannunziana pare non sappia più vincere.

Intanto la classifica comincia a farsi preoccupante. Il Delfino è relegato al terzultimo posto nella graduatoria, insieme al Bari, anche se virtualmente dovrebbe essere penultimo, dal momento che i pugliesi sono stati penalizzati di 3 punti. Dopo dieci giornate i risultati del team di Marino si possono definire infimi.

Purtroppo, per il tecnico di Marsala, questa volta non ci sono episodi, o presunti tali a cui appigliarsi, e dopo aver affermato, in maniera serafica, e ci si consenta anche con abbastanza prosopopea, che “Chi pensa che la mia panchina sia in discussione dopo la gara di Palermo , non capisce nulla di calcio”, dopo la sciagurata prestazione ed il conseguente negativo risultato contro il modesto Latina, gioco forza è costretto ad un bagno di umiltà, onde rendere la sua posizione più stabile, e cominciarsi finalmente ad assumere le sue responsabilità, alle quali fino ad ora, aveva dato l’impressione di volersi sottrarre: “ Si tratta di una sconfitta che non ci aspettavamo, insieme ai ragazzi dovremo analizzarne i motivi. Sono amareggiato, dobbiamo fare il mea culpa. Questa volta non possiamo accampare alibi di nessun genere (visto che si è solito parlare di presunti torti arbitrali, si prende nota del rigore, ai più parso netto, non concesso al Latina per fallo di Balzano con i pontini in vantaggio). Dopo lo svantaggio non siamo riusciti ad avere la giusta reazione. Dobbiamo pensare a lavorare, l’avvio ha illuso un po’ tutti. Dobbiamo pensare a lottare su ogni pallone, dobbiamo essere diversi rispetto a quelli visti oggi. Se mi sento in discussione? Gli allenatori sono sempre in discussione. La stessa domanda mi era stata fatta a Palermo, figuriamoci oggi. Le maggiori responsabilità sono sempre di chi allena”.

Sicuramente un Marino più umile rispetto alle precedenti interviste, forse, perché si rende conto che la sua squadra è stata Sopravvalutata, e che avrà molto da lavorare se vorrà uscire da questa situazione di totale impasse.

Anche tra i calciatori, qualcuno, finalmente comincia ad ammettere che le responsabilità di questa situazione, non sono imputabili alla solo sfortuna. E’ il caso di Mascara, che comunque rimane sempre una delle più grandi delusioni di questo Pescara, almeno fino ad oggi: “Sicuramente non si può negare che oggi non eravamo in palla. Dopo la prestazione di oggi, penso sia il caso di fare un rewind; ora come ora, quello che conta è rimanere uniti. Chiediamo scusa a tutti, dai tifosi alla società. Per uscire da questa situazione, è necessario rimanere uniti e compatti”.

Nonostante la crisi in casa Pescara sia oramai più che conclamata, qualcuno prova a trovare delle giustificazioni alla débâcle odierna, parliamo di Bocchetti, il quale, abbastanza nervoso ed agitato, esprime una sua personalissima analisi sulla gara: “Dobbiamo tutti fare qualcosa in più. Si è trattata di una brutta prestazione. Le pressioni che avevamo intorno non ci hanno aiutato, abbiamo preso un goal da 30 metri. La reazione è stata tardiva. Noi siamo abituati a giocare a calcio, invece siamo stati costretti a giocare con palle lunghe. Quando giochi contro il Palermo vedi una partita di calcio, dal momento che ti lasciano giocare. Le altre squadre si mettono in 11 dietro la palla, e così non riusciamo a fraseggiare. Comunque, ci sono poche chiacchiere da fare”. Ecco, proprio da questo ultimo concetto vorremmo trarre una piccola osservazione. Di squadre che giocano come il Latina, la serie B è piena. Bisogna adattarsi in fretta, e questo lo si può fare solo facendo un grande bagno di umiltà. Nulla di personale contro il buon Bocchetti.

Ad a concludere degnamente questa carrellata di interviste, non poteva certo mancare lui: Il presidente Sebastiani, che dopo i deludenti risultati ha deciso di portare la squadra in ritiro in vista dell’anticipo di Venerdì, che assomiglia tanto ad uno scontro salvezza contro la Reggina: “La squadra va in ritiro. Vi faremo in settimana sapere il luogo. Marino non è in discussione; il problema della squadra non penso sia tecnico-tattico, ma piuttosto mentale”.

Venerdì, al Granillo di Reggio Calabria, sarà in programma una sfida importantissima. I calabresi non sono in una situazione facile, ed hanno bisogno del successo pieno per rilanciarsi. La squadra di Marino ha assolutamente bisogno di ritrovare la vittoria al più presto, per non perdere definitivamente il treno che potrebbe riportarla in seria A, come i proclami sbandierati ai 4 venti alla vigilia, da dirigenza e staff tecnico. Ora la situazione è diversa: un'altra sconfitta sull’insidiosissimo campo calabrese, potrebbe vedere il Pescara rivedere seriamente i suoi programmi iniziali, e costringere gli adriatici a guardarsi alle spalle, anziché avanti…

Mariano Barisani

 

 


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